L'intervento degli uomini del comando di via Lamarmora si è reso necessario visto che il gestore dell'impianto non ha ottemperato all'ordinanza a suo tempo emessa dall'amministrazione comunale, che disponeva la cessazione dell'attività per incompatibilità di carattere viabilistico, dato che l'ubicazione dell'impianto vicina a un'intersezione tra due strade di scorrimento veloce creava rischi per la circolazione dei veicoli.
Il provvedimento è stato oggetto di reiterate impugnative dinnanzi agli organi giurisdizionali amministrativi, che nelle diverse sedi non hanno accolto le ragioni della società proprietaria dell'impianto, con sede in Trentino Alto Adige.
A seguito della definitiva pronuncia del Consiglio di Stato l'ordinanza comunale è divenuta esecutiva e a fronte della riapertura dell'impianto nei giorni scorsi il gestore, avendo violato il disposto della Legge Regionale che disciplina gli impianti di carburante, è stato sanzionato con un verbale di contestazione pari a 1600 euro per l'esercizio di attività a tal punto priva di autorizzazione.
Come previsto dalla legge stessa a tale sanzione è seguito il sequestro dell'impianto, compreso il carburante, cui ha provveduto la Polizia Locale supportata dai Vigili del fuoco e da personale tecnico comunale.