Nelle ultime settimane si è registrato, in questo centro cittadino, un importante incremento di furti in pregiudizio di esercizi pubblici, consumati in orario notturno, prevalentemente con la tecnica della “spaccata” o dello “scardinamento della porta a calci”.
Mirate attività investigative, di volta in volta tempestivamente avviate dalla Squadra Mobile della Questura della Spezia, hanno consentito, grazie all’analisi dei filmati acquisiti dalle telecamere di videosorveglianza cittadina e degli esercizi commerciali interessati, alla conoscenza del territorio ed all’escussione delle vittime e di altri potenziali testimoni, di individuare un gruppetto di giovani, minorenni o appena maggiorenni, di varie etnie, responsabili delle predette incursioni ladresche.
I giovani stranieri, componendosi di volta in volta con formazioni diverse, con lo stesso modus operandi ponevano in essere una serie di furti aggravati, tutti finalizzati a realizzare il medesimo disegno criminoso.
In particolare, la notte del 23 dicembre 2019, nel corso di uno dei citati raid tre giovani, dei quali uno minorenne, in rapida successione mettevano a segno ben cinque furti, forzando gli accessi di altrettanti esercizi commerciali ed asportando denaro contante prelevato dai registratori di cassa, bottiglie di liquori e alcune biciclette elettriche di ingente valore.
Dopo i furti venivano eseguite mirate perquisizioni domiciliari, delegate dal Sost. Procuratore della Repubblica dottor Maurizio Caporuscio, che consentivano di rinvenire ulteriori elementi probatori a carico degli indagati e, in particolare, di recuperare parte della refurtiva, nello specifico una delle biciclette di ingente valore trafugate.
Grazie agli elementi raccolti veniva emessa dal G.I.P. del Tribunale della Spezia dr. Mario De Bellis ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un maggiorenne, un cittadino moldavo ventenne, M.A., rintracciato alle 7.00 di ieri mattina, 17.1.2020, e tratto in arresto.
In occasione dell’esecuzione del provvedimento restrittivo veniva eseguita dagli agenti della Mobile una perquisizione domiciliare nei confronti del M., che permetteva di raccogliere altri inconfutabili elementi di responsabilità in ordine ad una serie di analoghe “spaccate” commesse dallo stesso, anche poche ore prima di essere arrestato.
Venivano così rinvenuti i capi di abbigliamento indossati la notte del 17 gennaio 2020, intrisi di sangue visto che il giovane, durante una delle “spaccate”, si era ferito con il vetro di una porta che aveva appena infranto.
Rinvenute e sequestrate le particolari scarpe sportive, calzate durante il tentativo di abbattimento dei serramenti di uno degli esercizi pubblici oggetto di incursione, le cui impronte erano rimaste impresse in modo nitido in un cristallo colpito a calci, tanto da poterle perfettamente sovrapporre, con identità di marca, modello, disegno della suola e dimensioni.
Inequivocabili tracce attribuibili allo stesso M. venivano, infine, repertate e documentate dal personale della Polizia Scientifica sulla vetrina di uno dei ristoranti violati, presa con violenza a calci per abbatterla e consumare il reato.
La Squadra Mobile sta completando la raccolta degli elementi probatori nei confronti dei complici, sia maggiorenni che minorenni.