Due fontanelle di acqua potabile e 1300 borracce in alluminio sono due armi perfette per combattere a viso aperto l'inquinamento, la plastica usa e getta, le cattive abitudini di giovani e vecchi. L'obiettivo, infatti, è quello di lavorare sui gesti quotidiani di tutti per cambiarli definitivamente con altri più rispettosi dell'ambiente e non c'è cosa più importante che farlo partendo dalle nuove generazioni: da oggi non sarà più necessario togliere il tappo da una bottiglietta di plastica all'Interno dell'Istituto Parentucelli-Arzelà di Sarzana, ma basterà chinarsi a una delle due fontanelle borraccia alla mano, riempirla e il gioco è fatto. Questa mattina la cerimonia di consegna di recipienti e fontanelle finanziate interamente da Iren, il gruppo di distribuzione di multiservizi, recentemente aggregata ad Acam, si è svolta questa mattina negli spazi della scuola.
Inizialmente l'inaugurazione della sorgente all'aperto, a fuori dalla grande finestra che divide il salone principale dopo l'entrata da un giardino esterno: si tratta di quella destinata gli studenti del liceo, fuori dalla parte opposta ne è presente un'altra più vicina alle aulee di ragioneria, agraria e turistico. Dopodiché con una grande cerimonia all'interno dell'auditorium sono state consegnate le borracce a tutti gli studenti. Per problemi di numeri e dimensioni erano presenti tutti i ragazzi del triennio, ma del biennio solo i rappresentanti di classe e, di fronte agli scaloni affollati da giovani, il vicepreside Massimo Caleo interviene così:" Ringrazio Iren per averci creduto e alla mia scuola per avermi sostenuto in questo progetto- poi rivolgendosi ai ragazzi- adesso sta a voi farne un uso consapevole, vi chiediamo collaborazione per un passo avanti molto importante". Si aggiunge il preside Generoso Cardinale:"Un ringraziamento va nell'accoglienza che mi dedicate ogni volta, queste idee sono state realizzate con la vostra partecipazione, spero che sia uno stimolo che porti a fare delle cose visionarie e straordinarie".
Prima della consegna ufficiale l'ultimo a parlare è Cristiano Lavaggi, che porta la voce di Iren all'interno dell'auditorium, anche se non è il solo a rappresentare le aziende che hanno contribuito a rendere possibile questa iniziativa: insieme a lui erano presenti Luca Piccioli, che si occupa di progetti strategici di Iren, Marco Fanton, direttore di Acam Acque, Barbara Petricone, referente ufficio comunicazione di Iren in Liguria e Gianluca Paglia, amministratore delegato di Acam Ambiente. Insomma Lavaggi conclude il giro di interventi:"Siamo orgogliosi di aver portato avanti questo progetto con voi: noi abbiamo fatto un piccolo sforzo economico, un grande sforzo l'hanno fatto gli insegnanti, ma la fatica più grande la farete voi- dichiara rivolgendosi agli studenti e conclude- insegnate a tutti il rispetto dell'ambiente e noi saremo sempre al vostro fianco".
Il vicepreside Caleo e uno dei rappresentanti d'istituto Francesco Rossini hanno coordinato la consegna che consisteva nel gesto simbolico di buttare via delle bottiglie di plastica in dei bidoni messi appositamente e ricevere un nuovo strumento. Ma quali benefici potrebbe portare questa novità in una scuola di quelle dimensioni? Con qualche rapido conto e qualche dato fornito da preside e vicepreside è emerso che vengono consumate circa 1000 bottigliette al giorno da tutto l'istituto e solamente durante l'orario delle lezioni, poiché nel pomeriggio l'istituto rimane aperto per altre attività. Dunque, si spera in un risparmio di 7 tonnellate di plastica all'anno, solo per l'acqua.