“È un sabotaggio del Comune!”. L’ironia ha smorzato i toni di una serata rocambolesca per militanti e dirigenti del Partito Democratico.
Ieri sera l’assemblea provinciale del partito si sarebbe dovuta svolgere in sala Dante, come già accaduto più volte in passato per le riunioni dem, ma una volta arrivati all’ingresso i militanti Pd hanno trovato le porte sbarrate. Nessun segno di vita dall’interno.
Sembra infatti che la cooperativa che gestisce la sala non sia stata avvisata della riunione, in programma da diversi giorni, sebbene il Pd ne avesse dato comunicazione in anticipo. Presto il “che fare?” di Lenin si è diffuso tra il popolo dem, assiepato fuori dalla sala sotto una pioggia battente.
Per fortuna è stata trovata una soluzione alternativa, e i militanti si sono trasferiti all’Urban Center di via Carpenino, con un pellegrinaggio laico interpretato da alcuni come un simbolo di tutte le sofferenze sopportate dal partito negli ultimi anni.
Ironia a parte, l’imprevisto in ogni caso non ha impedito un’ampia partecipazione all’assemblea.