Non avrebbe detto “Speriamo che tirino fuori le tette”, ma “Ci manca solo che tirino fuori le tette”: una differenza non da poco, discriminante tra una battuta sessista ed una frase, “forse fuori luogo”, come dice lui stesso, ma assolutamente priva di connotazioni maschiliste.
Il Segretario Generale Sergio Sortino, interpellato da Gazzetta della Spezia dopo la scia di polemiche suscitate dalla diffusione in rete di un video tratto dal Consiglio Comunale dello scorso 23 settembre, spiega la natura della frase incriminata.
“Era un momento concitato, come emerge chiaramente dal tono del Presidente Guerri, tra il pubblico ho visto diverse donne che alzavano cartelli, che tra l'altro non riuscivo neanche a leggere, e ho pensato alle proteste del movimento Femen le cui esponenti, come è noto, sono solite scoprire il seno. Quello che ho detto era riferito a quello e alla speranza che in Consiglio Comunale non avvenisse nulla del genere. Una frase quindi dal senso completamente opposto a quello che le è e mi è stato attributo”.
“Sono molto triste ed amareggiato per la vicenda – prosegue Sortino – chi mi conosce sa che non sono assolutamente come sono stato dipinto, maschilismo e sessismo certo non mi appartengono e lo possono testimoniare tutti coloro che mi conoscono e anche le tante donne che collaborano con me. Le opposizioni mi chiedono di scusarmi e lo farò, ma perchè mi rendo conto che è stata una frase infelice, non per il suo senso, che è stato completamente travisato".