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Non una di meno La Spezia per l'aborto libero e sicuro In evidenza

"Il 28 Settembre torniamo a prendere la parola, come parte di una mobilitazione globale, per dire che vogliamo molto più di 194!£

In occasione della giornata mondiale per l’aborto libero e sicuro, abbiamo mandato un segnale chiaro alla città per rivendicare la nostra autodeterminazione e la libertà di scelta sui nostri corpi.
Per denunciare i dati allarmanti sull’obiezione di coscienza e sulla carenza di servizi e strutture per un aborto sicuro, abbiamo scelto i luoghi più sensibili nella vita di una donna: ospedale e consultorio. Luoghi di salvezza e di supporto ma spesso anche luoghi di orrore che fanno sprofondare le donne in un incubo di solitudine, marginalità e sensi di colpa: violenza ostetrica, medici obiettori, poltroncine posizionate vicino alla sala parto e utilizzate per far accomodare le donne che dovranno ingerire le pillole abortive.

La percentuale di obiezione di coscienza e l’accesso ai servizi IVG tra i ginecologi è pari al 68,4% e al 45,6% delle e degli anestetiste/i. Negli ultimi dieci anni il numero è aumentato di più del dieci per cento. La percentuale di obiettori varia poi da regione a regione: tra le altre, in Molise si registrano il 96,4% di medici obiettori, nella Provincia Autonoma di Bolzano l’85,2%, in Sicilia l’83,2% e in Veneto il 73,7%.

Il 28 Settembre torniamo a prendere la parola, come parte di una mobilitazione globale, per dire che vogliamo molto più di 194!
La maternità è una scelta, non un dovere verso la patria: imporre la maternità è violenza sui nostri corpi!
Vogliamo gli obiettori fuori dagli ospedali e dai consultori, vogliamo la pillola abortiva accessibile e senza ospedalizzazione
Vogliamo la Pas (sindrome da alienazione parentale) fuori dai tribunali
Vogliamo il ritiro immediato del ddl Pillon e di qualsiasi testo unificato che ne derivi
Vogliamo essere liber* dalla dipendenza economica, dallo sfruttamento e dalla precarietà, per progettare la nostra vita.
Vogliamo essere liber* dalla violenza maschile e di genere che ci minaccia e ci opprime e dalla narrazione che la giustifica.
Vogliamo salvaguardare e moltiplicare gli spazi femministi e di autodeterminazione che abbiamo liberato nelle città: indecoroso è chi sgombera!
Vogliamo essere liber* dalla violenza del razzismo e un permesso di soggiorno senza condizioni!
Il 28 settembre ci mobilitiamo per l’autodeterminazione e la libertà di scelta sui nostri corpi. Saremo PARTE del movimento per l’aborto libero sicuro e gratuito che si sta mobilitando ovunque, e soprattutto in quei paesi dove abortire è ancora un reato, da Andorra e Malta e all'Argentina.

Faremo sentire le nostre voci verso la grande manifestazione contro la violenza maschile del 23 novembre.
La discontinuità siamo noi!

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