Vendemmia, appuntamenti, giri nei campi, tempi da rispettare. Quello di settembre è un momento caldo per tutti i produttori vinicoli, ma una e-mail interrompe la routine quotidiana e impegnativa di Roberto Petacchi, titolare dell'azienda Giacomelli, leader tra i produttori castelnovesi di Vermentino ma con vendite in tutta Italia e all'estero.
La comunicazione del premio "Tre Bicchieri" della guida "Vini d'Italia" di Gambero Rosso assegnato al vino Pianacce 2018 riempie di gioia titolare, dipendenti, apprendisti dell'azienda vinicola, ma è solo uno dei tre primi posti vinti dalla Giacomelli con 3 vini diversi. Un altro podio di un'altra guida è stato conquistato dalla bottiglia Giardino dei Vescovi 2017: la Vitae la premia con le "Quattro Vigne". Si tratta di un prodotto che deriva da una uva coltivata in un vigneto storico castelnovese risalente al 1711, lo steso che veniva utilizzato dalla vecchia Corte dei Vescovi di Luni, ma che oggi dona 2500 bottiglie da primo premio.
Terzo e ultimo titolo è stato vinto dal Boboli 2018, che sale sul gradino più alto del podio con i "Cinque Grappoli" della guida Bibenda. "Un vino- racconta il titolare Petacchi- che cresce su un vigneto storico di 100 anni completamente terrazzato, che ha dato i suoi primi cenni dal 1913, quando ha alimentato alcune uve dedicate al vino della santa messa".
Dopodiché continua Roberto Petacchi e si racconta un po' di più: "La Giacomelli è nata su un'azienda agricola già esistente, ma è stata trasformata in azienda vinicola e portata a livelli alti: la decisione di investirci è arrivata nel 1993, quando studiavo ancora, ma ho deciso di dedicarci il massimo impegno dal 1997".
Sono 9 le persone che lavorano ai vini e altro aiuto arriva da cooperative esterne alle quali si rivolge la ditta per le vendemmie, sbocchi su tutto il mercato italiano e molto estero, anche a paesi lontani come Paraguay, Giappone, Ucraina e molta America. Queste alcune caratteristiche del loro lavoro, preso d'esempio dalla California, dove nel libro "The New California Wine" (guida per produttori di vermentino californiani) di Jon Bonné, il lavoro di Petacchi è stato descritto come di "grado elevato", dunque un esempio da prendere in considerazione da chi vuole approcciarsi alla produzione di vini di alto livello.
Commenta ancora il produttore: "Questo è un lavoro che fai se lo ami, molto faticoso e in continua evoluzione: ha bisogno del massimo delle energie, ma questo è proprio il punto di forza di questa azienda, che ruota su persone che ci tengono e non esitano a dare il massimo".
Conclude commentando questa annata: "Buona dal punto di vista qualitativo, anche se, dal punto di vista quantitativo, c'è stato un calo del 10/15%, ma siamo riusciti a compensare con le piogge degli ultimi tempi. Fortunatamente quella del Vermentino è un uva che reagisce bene e si adatta ai cambiamenti climatici".