La motovedetta CP 2094 della Guardia Costiera della Spezia ha recuperato una rete “fantasma” nella acque antistanti il litorale di Corniglia e Manarola, quindi all’interno dell’Area Marina Protetta delle 5 Terre.
La segnalazione è stata effettuata da un diportista virtuoso che, navigando con la propria unità nello specchio acqueo in questione, si è imbattuto in una rete da posta abbandonata, priva di qualsivoglia elemento identificativo. Tale circostanza rendeva la rete particolarmente pericolosa non solo ai fini della sicurezza della navigazione – per il concreto rischio di un aggrovigliamento alle eliche delle unità – ma anche per la tutela dell’ambiente marino, in quanto avrebbe potuto realisticamente catturare in maniera indiscriminata specie marine anche protette o danneggiare i fondali di zone dove la tutela è sempre intensa. Da non dimenticare, inoltre, che i materiali polimerici di cui sono per lo più costituite le reti, persistendo a lungo nell’ambiente marino, possono originare per abrasione meccanica frammenti plastici sempre più piccoli, contribuendo all’aumento della concentrazione di microplastiche. E’ questa una nuova tipologia di inquinamento la cui importanza nelle acque marine è recentemente cresciuta a livello mondiale.
Gli uomini della Guardia Costiera, pertanto, sono intervenuti in maniera repentina per ridurre al minimo il rischio di incidenti e, dopo la non semplice operazione di recupero, hanno portato la rete nei locali della Capitaneria.
La segnalazione da parte del virtuoso diportista ha consentito alla Guardia Costiera di agire per la salvaguardia del mare e di chi ne usufruisce, a dimostrazione che la sinergica collaborazione tra Guardia Costiera e cittadini, sub, diportisti e utenti del mare è fondamentale per la tutela dell’ambiente marino.