Nella commissione consiliare che si è riunita questo pomeriggio l’assessore al Turismo Paolo Asti ha mostrato ai commissari alcuni dati turistici legati alla Spezia, evidenziando una città che su questo fronte è nettamente in crescita.
“Nel 2018 l’andamento del Comune della Spezia è stato positivo, siamo stati tra i comuni più rappresentativi della Liguria, quello che è cresciuto di più in termini di presenze e di arrivi. L’obbiettivo per l’amministrazione è quello di arrivare a superare le 2 notti di permanenza media in città, solo così si può iniziare a ragionare per non essere solo la porta delle 5 terre, per avere una ricaduta locale molto più ampia e importante rispetto al passato”.
Guardando alle presenze nel 2019 (contando i primi 6 mesi) parliamo di ben 232mila notti ma mancano ancora nel calcolo i mesi di luglio, agosto e settembre, quindi l’assessore si è dichiarato ben fiducioso per poter riuscire ad aumentare il dato delle 2 notti di media trascorse in città.
Guardando i numeri legati alle strutture extra alberghiere c’è stato un netto incremento, come noto, negli ultimi anni: “Alcuni operatori del settore - ha aggiunto l’assessore - hanno lamentato che a fronte di questo incremento turistico il lavoro è diminuito. Ma guardando i numeri che registra il comparto degli appartamenti ad uso turistico (AAUT) si è passati dai 102 del 2010 ai 1634 del 2019. Se tutti si buttano in un mercato è difficile che la richiesta sia così incrementata come l’offerta”.
Una parte della tassa di soggiorno è destinata al servizio di informazione turistica, in particolare una parte alla stazione crocieristica, un’altra al Point dal palazzetto dello sport e l’altra all’Infocenter del Lia. “Nel 2017 il servizio veniva chiuso - ha proseguito l’assessore Paolo Asti - ho pensato di ripartire col servizio anche d’inverno altrimenti non possiamo parlare di destagionalizzazione dell’offerta. Tenete conto che il servizio inizia alle 10 del mattino e dura fino alle 18”.
Ed è dal tavolo tecnico per la gestione delle risorse derivanti dalla tassa di soggiorno che è emersa l’idea dare vita ad un’attività per aprire la strada alla destagionalizzazione dell’offerta turistica: “Anche il golfo può essere aperto tutto l’anno. Parliamo del workshop Active Leisure - La Spezia e terre dei poeti, attività che durerà dal 16 al 19 (forse anche 20) ottobre per portare alla Spezia dai 20 ai 30 buyer provenienti da diverse parti del mondo. Ci sono flussi importanti di persone che dal Nord Europa o dal Nord America scelgono di fare una vacanza sportiva leggera in un periodo dell’anno in cui nei loro paesi non si può fare, abbiamo provato ad organizzarla noi. A questa iniziativa hanno aderito, oltre al Comune della Spezia, Porto Venere, Riccò del Golfo, il Parco delle Cinque Terre e l’unione dei comuni della Lunigiana”.
Ma quale sarà il programma del workshop?
“Il primo giorno abbiamo organizzato un B2B, da un lato compratori stranieri e dall’altro venditori locali, sulla nave da crociera Costa Fortuna. Ho sentito dire che non c’era stata ancora la capacità di interagire con le crociere, questo mi sembra proprio un primo passo in comune verso il turismo. Il secondo giorno, invece sarà dedicato ad esperienze sul territorio, come ad esempio le visite ai musei e al castello. Complessivamente il costo dell’iniziativa è di 30mila euro: 20mila li mette il Comune della Spezia, 5mila Porto Venere, 5 i comuni della Lunigiana e gli altri metteranno a disposizione beni e servizi. Una spesa contenuta per l’amministrazione ma l’impatto sarà forte”.
