Maurizio Veroni e Federico Palermitano, ideatori del Contest, hanno consegnato, in una gioiosa serata di festa, nelle mani di Elena Antoniotti e Ferruccio Giambiasi, una gigantografia raffigurante uno scorcio di Montereggio.
Nel corso della premiazione sono intervenuti Massimiliano Nencioni e Lorenzo Sola Rinfreschi.
Un’idea, nata dall’esigenza di fare conoscere la Lunigiana e il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei suoi piccoli borghi che rappresentano il fascino di un’Italia nascosta ai grandi movimenti turistici. Paesi che, a causa di una situazione di marginalità rispetto agli interessi economici che gravitano intorno al movimento turistico e commerciale, rischiano lo spopolamento ed il conseguente degrado.
Un borgo, quello di Montereggio, vivo e dinamico che si merita questa simbolica vittoria per l’amore che i montereggini dimostrano per la propria terra. Un amore che si manifesta nel senso civico dei suoi abitanti, nella loro capacità di avere saputo mantenere ciò che di materiale ed immateriale hanno ereditato e per tutte quelle attività che la Pro Loco e l’Associazione le Maestà di Montereggio realizzano per il mantenimento di un patrimonio fatto di monumenti e di memorie che altrimenti andrebbe irrimediabilmente perduto. Un paese che non viene proposto quale “paradiso per turisti” ma come un qualcosa che susciti curiosità nei visitatori che vanno alla ricerca di quelle atmosfere, di quegli odori e di quei sapori che fanno diventare “la tipicità” un modello di vita che vale la pena di “gustare” con tutti i sensi.