Il titolo è eloquente: "La Spezia non si Lega". Questo il nome della "mobilitazione permanente" - così la chiamano gli organizzatori - indetta dagli studenti di Rete-Lsp e da "Non una di meno-La Spezia" in vista dell'arrivo del ministro dell'Interno Matteo Salvini, previsto per le 21 di mercoledì 14 agosto in piazza del Bastione, salvo imprevisti.
"Dal 10 agosto al 14 chiediamo a questa moltitudine di mobilitarsi nella nostra città, incontriamoci organizziamoci e sleghiamoci", scandiscono gli organizzatori con un evento lanciato su Facebook. La "moltitudine" di cui si parla sarebbe quella formata da tutte le persone che "vogliono mobilitarsi per evitare che la nostra Democrazia si trasformi definitivamente in qualcos’altro di molto più sinistro".
Il primo appuntamento della "mobilitazione permamente" è fissato alle ore 18 di lunedì 12 agosto, nel piazzale della nuova biblioteca Beghi, dove è in programma un'assemblea. Altre iniziative, presumibilmente, verranno annunciate in corso d'opera.
Il quadro tracciato dagli organizzatori, non a caso, non lascia spazio a fraintendimenti: "Immagina uno stato dove il partito del ministro dell’Interno è a un passo dal controllare la polizia, ed è lo stesso sindacato delle forze dell’ordine a lanciare l’allarme. Immagina un paese che sceglie di girarsi dall’altra parte, mentre centinaia di persone annegano in mare, colpevoli di essere in fuga da: guerra, carestie, emergenze climatiche".
E ancora di questo passo, passando per temi scottanti come la disoccupazione giovanile, l'estremismo di destra, i legami della Lega con la Russia di Putin e la controversa legge sulla legittima difesa.
"Questo paese esiste - scrivono gli organizzatori - ed è il compimento di un lungo percorso che si corona con questi ultimi 300 giorni da Lega e Movimento 5 Stelle, quelli nei quali, il mostro, il potere, finalmente ha gettato la maschera".
Poi la chiamata a raccolta in vista della tappa spezzina di Salvini: "Siamo esseri umani e non siamo disposti a cedere all'odio. La Spezia non si Lega!".