Nel carcere della Spezia, a pochi giorni dal suicidio di un detenuto polacco, oggi il caso si ripropone con un tentato suicidio da parte di C.G. un detenuto “eccellente”; questa volta però il detenuto è stato fortunatamente salvato dalla Polizia Penitenziaria intervenuta per evitare l’insano gesto ed il successivo invio al pronto soccorso ha evitato un’altra morte in carcere.
Il detenuto italiano rinchiuso nel carcere della Spezia, poco dopo la mezzanotte, ha tentato il suicidio mediante impiccagione, la richiesta d’aiuto di un altro detenuto e l’intervento del personale ha evitato il peggio.
E’ il SAPPe della Liguria a commentare l’episodio e il suo segretario Lorenzo, aggiunge “non si può continuare a raccontare i suicidi ed i tentati suicidi che, nelle carceri liguri, che ormai avvengono in maniera sostenuta, sono già 3 morti in carcere ed oltre 16 tentati suicidi nel primo semestre di quest’anno. Sarebbe quasi giunto il momento di affrontare in maniera seria e positiva gli eventi critici che ormai quotidianamente avvengono in Liguria. Continuando Lorenzo si domanda come si evolve e se mai è decollato il progetto della Regione Liguria sulla prevenzione del rischio suicidi in carcere nato anche dall'accordo in Conferenza Stato Regioni, denominato 'Piano nazionale per la prevenzione delle condotte suicidiarie nel sistema penitenziario per adulti'. Per il SAPPe della Liguria il primo utile deterrente per contrastare il rischio suicidi in carcere è incrementare la presenza di personale di polizia Penitenziaria. Invece oggi avviene l’esatto opposto. Alla Spezia sarebbero previsti 146 poliziotti, ne sono presenti 111 servono almeno 30 agenti, invece – afferma Lorenzo – sono anni che alla spezia non vengono assegnati agenti giovani e oggi l’organico della Polizia Penitenziaria è insufficiente anche per la copertura dei posti di servizio.
Il SAPPe della Liguria disegna una regione penitenziaria ormai allo sbando, con 1530 detenuti su una capienza di 1061 posti, quasi 500 detenuti in eccesso che produce una percentuale di sovraffollamento pari al 35,3% mentre i dati sulla Spezia non sono sicuramente incoraggianti per la mole di lavoro affidata alla Polizia Penitenziaria e per il livello di sicurezza ormai ridotto al limite, nel carcere della Spezia su una capienza 151 sono presenti 227 detenuti (+76) dei quali 118 (52% ) sono stranieri. Nel primo semestre La Spezia ha registrato tra la popolazione detenuta ben 21 colluttazioni, 23 autolesioni.
Una Regione penitenziaria senza vertice in quanto il Provveditore regionale che dovrebbe gestire la Regione Liguria e Piemonte,è stato trasferito in Calabria ed ancora non c’è la sostituzione.
Ancora più drammatica è l’indifferenza dell’amministrazione penitenziaria circa la non realizzazione del nuovo carcere di Savona, questo incide moltissimo sul resto degli istituti. Di questo passo, conclude Lorenzo, il futuro penitenziario ligure sarà maggiormente problematico e mi chiedo se mai tutto questo sia a conoscenza del Ministro Bonafede e del Capo del Dipartimento Basentini.