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Si è costituito il rapinatore delle banche di Piana Battolla e Sarzana In evidenza

L'uomo era latitante dopo essere stato identificato come il responsabile delle due rapine avvenute il 21 giugno scorso.

Si è costituito ieri sera, recandosi direttamente al carcere di Villa Andreini, il ricercato A.P., palermitano del 1972, che il 21 giugno scorso si era reso responsabile di due rapine.
Le indagini scaturite immediatamente dopo i due colpi, effettuati a Sarzana e Piana Battolla, avevano portato all'identificazione di A.P. come il responsabile ed erano sfociate con la richiesta di una misura cautelare all'autorità giudiziaria; misura che era stata concessa e per questo l'uomo era in stato di latitanza ed era attivamente ricercato da parte delle forze dell'ordine.
Il palermitano questa notte, evidentemente stanco di essere braccato, si è costituito alla locale casa circondariale mettendo fine alla sua fuga.

Alle ore 14.40 del 21 giugno 2019, un uomo, armato di taglierino era entrato nella filiale dell’istituto bancario BPM di Sarzana, intimando a due impiegati, sotto la minaccia dell’arma, di consegnare quanto presente in cassa.
I dipendenti non hanno potuto fare altro che informare il rapinatore che all’interno della cassa non vi era denaro, perché protetta da dispositivo “cash in cash out” che non consente il prelievo di contanti in modo libero.

Sul posto si recava immediatamente personale del Commissariato di Sarzana e della Squadra Mobile della Polizia di Stato che, in sede di sopralluogo, anche alla presenza di personale della Polizia Scientifica, repertava una cartellina porta documenti ed un paio di occhiali verosimilmente appartenenti all’autore del reato.
Nell’immediatezza l’autore della tentata rapina veniva descritto dai potenziali testimoni presenti per un uomo di circa 50 anni di età, alto circa 170 cm, capelli grigi rasati, con spiccato accento siciliano, a volto scoperto e vestito con una maglietta polo a maniche corte di colore verde, pantaloni lunghi mentre l’arma che aveva impugnato per tentare la consumazione del reato veniva descritta, distintamente, come un taglierino di colore giallo.
Il personale della Polizia di Stato, si attivava subito al fine di estrapolare le immagini tratte dalle telecamere di sicurezza del predetto istituto. Nel frangente, però, venivano anticipati alcuni fotogrammi che permettevano di confermare la corrispondenza della descrizione dell’uomo, nonché che lo stesso fosse effettivamente vestito con una polo manica corta verde con logo “Robe di Kappa”, pantaloni lunghi e scarpe sportive scure con suola e lacci bianchi.

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Nel frattempo giungeva notizia che, verso ore 15.15, un uomo a volto scoperto si era recato alla filiale di Piana Battolla (Follo) della Cassa di Risparmio della Spezia e, sotto la minaccia di un cutter, si faceva consegnare dal cassiere la somma di circa 2.000 euro.
Ritenendo fin da subito probabile potesse trattarsi della medesima persona che aveva tentato la rapina a Sarzana, venivano acquisiti d’urgenza alcuni frames tratti dalle telecamere di sicurezza della filiale di Piana Battolla, che permettevano di accertare trattarsi del medesimo individuo.

Immediatamente la polizia avviava serrate indagini, anche attraverso l’analisi dei filmati delle telecamere di sicurezza installate lungo il percorso che da Sarzana porta a Piana Battolla. Tale strategia investigativa si è rivelata fruttuosa, atteso il fatto che venivano rinvenute le immagini di un uomo vestito con una maglia verde a mezze maniche, transitare alle ore 14:53 del 21 c.m. in via Cisa, nel comune di Santo Stefano Magra, in direzione Piana Battolla, a bordo dello scooter del quale veniva rilevato il numero di targa.
Il medesimo scooter è stato intercettato dalle telecamere anche al ritorno, sul percorso inverso e, particolare di fondamentale importanza, questa volta l’uomo indossava la stessa maglietta scura con il logo davanti, precedentemente descritta, che aveva indossato durante la consumazione della seconda rapina.
Peraltro, in alcune immagini, gli agenti hanno potuto scorgere distintamente il viso del conducente del motoveicolo ed autore della tentata rapina per la quale si procede nonché di quella consumata immediatamente dopo a Piana Battolla.

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Sviluppando la targa dello scooter si appurava che lo stesso risultava essere intestato a A.P. pregiudicato, proprio di origine siciliana come la voce dell’autore della tentata rapina.
Immediate ricerche effettuate nel comune di Calice al Cornoviglio, dove lo stesso aveva risieduto e frequentava saltuariamente, l'uomo non c'era, ma veniva individuata e perquisita un’abitazione nel corso della quale veniva rinvenuto e sequestrato l’abbigliamento indossato durante i due eventi delittuosi.
Ai testimoni è stato chiesto di visionare alcune fotografie e tutti si sono rivelati concordi nel riconoscere A.P. quale autore sia della tentata che della consumata rapina.
Nel frattempo, nonostante le continue ricerche esperite da questa Squadra Mobile anche nella zona di Massa, ultima residenza del palermitano, e nella provincia di Palermo, luogo d’origine del soggetto, davano esito negativo. Probabilmente, proprio tali operazioni di assidua ricerca, convincevano A.P. a costituirsi nella nottata odierna.

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