All’esito di un’attività di indagine nei confronti dei componenti di una “gang”, composta da giovani immigrati di diverse etnie, resisi responsabili di un furto aggravato con la tecnica della “spaccata”, in pregiudizio della rivendita di biciclette “Ciclopoint s.r.l.” di Viale Italia, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale della Spezia Mario De Bellis, concordando con i risultati delle indagini della Squadra Mobile della Questura della Spezia, ha accolto la richiesta di applicazione di misura cautelare avanzata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Elisa Loris, emettendo un'ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
I giovani colpiti dal provvedimento sono il 18enne marocchino Zrhibbou Youssef, il 18enne dominicano Garcia Genesis De Jesus, il 20enne italiano Marku Aleks e il 20enne italiano El Hadnaoui Anas.
I giovani, nella notte tra l’8 e il 9 luglio, dopo aver divelto la porta di accesso dell'esercizio commerciale di viale Italia, danneggiandola irrimediabilmente, hanno rubato quattro biciclette pregiate Mountain Bike con pedalata assistita elettricamente, per un valore complessivo di oltre 20.000 euro.
Le indagini, tempestivamente avviate dalla Polizia di Stato spezzina, grazie alla perfetta conoscenza del territorio e dei soggetti che recentemente si sono maggiormente evidenziati per la commissione di reati contro il patrimonio, nonché grazie alle immagini tratte da svariate telecamere di sicurezza installate lungo i possibili tragitti percorsi dai soggetti ricercati, hanno permesso di identificare rapidamente tutti gli autori del reato.
Due biciclette rubate, nascoste in un bosco in periferia, sono anche state ritrovate e restituite al negozio. I giovani le avevano occultate in attesa di poterle rivendere.
Nel corso delle indagini lampo è stato identificato un altro componente della gang, minore di età, deferito in stato di libertà al Tribunale per i minorenni di Genova.
Nella giornata di ieri, mercoledì 17 luglio, sono state eseguite le misure cautelari emesse nei confronti di tutti gli indagati.
Nel prosieguo delle indagini è stata recuperata un’ulteriore bicicletta, che era stata occultata in un parcheggio, coperta con un telo, in attesa di essere ceduta a terzi.
Le perquisizioni eseguite nel corso dell’operazione della Squadra Mobile, oltre a consentire il recupero di tre delle quattro biciclette rubate, hanno anche permesso di raccogliere altri inconfutabili elementi probatori, come gli abiti indossati dagli indagati la sera dei fatti ed immortalati dalle telecamere di sicurezza.