Dopo cinque intensi mesi di partecipazione all’operazione Atalanta, ha fatto rientro nella sede della Spezia la Fregata Europea Multi Missione (FREMM) Federico Martinengo.
Partita da Taranto lo scorso 6 agosto, la nave della Marina Militare ha attraversato per la prima volta il Canale di Suez, lo stretto di Bab Al Mandeb e quello di Hormuz, percorrendo oltre 30.000 miglia e 3.000 ore di moto, nell’ambito del dispositivo multinazionale di antipirateria dell’Unione Europea EUNAVFOR Atalanta.
Durante il suo impegno nell’Oceano Indiano, l’Unità ha visitato i porti di Gibuti, Mombasa (Kenya), Maputo (Mozambico), Port Victoria (Seychelles), Manama (Bahrein), Doha (Qatar) e Salalah (Oman), dove l’equipaggio ha condotto diverse attività di Local Maritime Capacity Building (LMCB), addestrando oltre 200 militari appartenenti alle forze di sicurezza dei paesi visitati (Marina Militare, Guardia Costiera, Maritime Police Unit/Anti Narcotics Bureau, Air Force), con lo scopo di trasmettere loro le conoscenze necessarie per operare in autonomia nel contrasto alle attività illecite, tra le quali la pirateria.
Sono state condotte anche attività di Civilian and Military Cooperation (CiMiC) in alcuni paesi africani, fornendo supporto nel soddisfare le esigenze primarie della popolazione civile meno agiata. Sempre nell’ambito del CiMiC, sono stati distribuiti generi alimentari agli equipaggi delle 67 imbarcazioni che sono state approcciate nelle acque somale, quale gesto di vicinanza e supporto della comunità locale per promuovere la presenza delle unità di EUNAVFOR.
Infine sono state condotte attività addestrative e di cooperazione con diverse forze marittime internazionali che operano in area quali la Marina Reale omanita, le forze aeree e di polizia marittima delle Seychelles e le forze navali del Qatar. In particolare nave Martinengo è stata la prima unità straniera a collaborare con la base navale della Marina cinese a Gibuti.