Improvvisi e violenti fenomeni temporaleschi, che hanno richiesto il prolungamento dell’allerta meteo fino alle ore 18.00 del 21 luglio, si sono abbattuti sul levante ligure causando frane, smottamenti e danni alle coltivazioni.
Secondo il monitoraggio di Coldiretti La Spezia, il violento nubifragio e le forti grandinate di oggi hanno causato danni a vigneti, uliveti e coltivazioni orticole da Framura a Levanto dove, tra l’altro, l’Assessore ai Lavori Pubblici-Ambiente Luca Del Bello ha richiesto l’intervento della squadra degli operai comunali, della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco per ripristinare la viabilità. Ma non solo: fulmini e saette caduti nella mattinata hanno causato anche temporanee interruzioni della corrente elettrica con conseguenti disagi.
“Quella che stiamo vivendo in riviera – afferma il Presidente di Coldiretti La Spezia Sara Baccelli - è una pazza estate e i fenomeni registrati questa mattina rischiano di non essere gli ultimi. Il terreno fragile della nostra provincia non ha retto alla violenza del maltempo riversandosi sulla strada, e possiamo ritenerci fortunati del fatto che parte della 'bomba d’acqua' si sia scaricata in mare. La vite, quasi pronta per la vendemmia, ha subito danni a causa della grandine che si è abbattuta con chicchi grossi come palline da ping-pong, così come le olive cadute a terra sotto il peso della pioggia e del forte vento, mentre le coltivazioni di cavoli e zucchine sono andate distrutte. Da domani, anche per noi, inizierà la conta dei danni”.
“Il maltempo – affermano i Delegati Confederali Bruno Rivarossa e Francesco Goffredo – continua a colpire a macchia di leopardo in tutte le regioni d’Italia. Numerose sono le segnalazioni delle aziende agricole che si ritrovano impotenti davanti alla forza della natura, che, con brevi ma violenti episodi, distrugge in un attimo il lavoro di mesi. Stiamo assistendo ad uno sconvolgimento climatico senza precedenti con fenomeni di maltempo improvvisi e totalmente fuori stagione. Bisogna cercare, per quanto possibile, di preservare il territorio, tamponando i danni e cercando di evitare che episodi, come quello di oggi, si trasformino in alluvioni”.
A livello nazionale - conclude la Coldiretti - l’estate è iniziata con la caduta del 124% di pioggia in più a giugno rispetto alla media storica sulla base dei dati Isac Cnr. Le anomalie climatiche sono evidenti anche dalle temperature, con il 2018 che si classifica fino ad ora in Italia al terzo posto degli anni più bollenti dal 1800 in cui sono iniziate le rilevazioni, con una temperatura superiore di 1,40 gradi rispetto alla media storica.