Pertanto, a seguito dei rilevamenti effettuati dal tecnico incaricato e dal guardia Parco che hanno confermato, come dal punto D del Piano, che "la densità della specie e la pressione della stessa sulle aree abitate e coltivate o sui muretti a secco permane ancora a livelli elevati", l'Ente Parco ha stabilito, con delibera n.5 del 28 febbraio, come previsto dal settimo aggiornamento del Piano di controllo e previa autorizzazione da parte dell'Ispra, di incrementare di ulteriori 30 animali gli abbattimenti selettivi in area Parco.
"La presenza dei cinghiali – ha detto il presidente del Parco Francesco Pisani – è sempre più evidente e i danni causati segnalati anche all'Ente Parco ne sono una prova. L'aumento del numero di abbattimenti selettivi, nella consapevolezza che ciò non costituisce la risoluzione al problema, rappresenta, tuttavia, una risposta valida, nell'immediato, alle richieste di intervento da parte dei cittadini".