Tra i temi affrontati la viabilità in piazza Verdi,i filobus e la sostenibilità ambientale.
Tralasciando il mancato coinvolgimento delle organizzazioni Sindacali di Categoria, che probabilmente qualche spunto di riflessione potrebbero fornire, non possiamo più restare silenti di fronte alle ennesime proposte avanzate a mezzo stampa, proposte sulle quali oltre ad esprimere la nostra netta contrarietà nutriamo seri dubbi sulla loro fattibilità.
PIAZZA VERDI
Se il Comune ritiene che il servizio pubblico non debba più transitare da P. Verdi perché il progetto dell’Arch. Vannetti non lo consente, occorre allora far deviare TUTTO il servizio ATC sui viali a mare dotandoli di corsie preferenziali, addebitando i costi aggiuntivi a chi ha sbagliato tale progetto o a chi, in Comune, ne ha consentito l’esecuzione.
FILOBUS
Atc ha in dotazione 8 filobus bimodali (trollino) ed i vecchi filobus Breda, che compiono quest’anno 30 anni e hanno il limite di poter viaggiare solo sotto la linea aerea non sarebbero peraltro più utilizzabili, per contratto in essere, nel servizio di linea.
Dove si prendano i mezzi per le nuove linee non è dato saperlo, anche perché l’acquisizione dei filobus (costo medio € 550.0000) implica tempi per espletare una gara di acquisto, affidamento e consegna lunghi ben oltre 1 anno (posto che si riescano a reperire le risorse per gli acquisti).
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
E' altresì certo che spostando verso mare il servizio ATC ed aumentando le biciclette del bike-sharing non si otterrebbe alcun miglioramento per l’ambiente, anzi...
Forse pensando al futuro del TPL ed investendo su un'azienda pubblica di proprietà dei Comuni, magari con affidamento del servizio in HOUSE per un adeguato numero di anni, si potrebbero reperire i finanziamenti per un cambiamento radicale del parco veicoli rendendo possibile l'acquisto, in tempi decisamente più brevi, di un buon numero di veicoli a trazione termica (euro 6) e cercando successivamente finanziamenti mirati all'acquisto di filoveicoli e mezzi innovativi che sfruttino la trazione elettrica.
ROTTURE DI CARICO
A chi propone le rotture di carico ricordiamo come sia una scelta anacronistica, sbagliata, onerosa ed impraticabile per il nostro territorio e la nostra utenza.
Non siamo noi a dirlo, bensì le passate esperienze ad evidenziarlo. Ricordiamo il piano del trasporto pubblico Provinciale redatto dall’Ing. Pietro Gelmini con le rotture di carico sulla linea 4 Felettino (abortite neanche 1
mese dopo l’applicazione), sulla ex linea 10 Pieve (abortita prima di partire) e i più recenti transiti proposti dall'ex Assessore Corrado Mori delle corse collinari (Biassa-Carozzo ecc.) attraverso Via Spallanzani bocciate
a furor di popolo, tralasciando poi il “sequestro” del bus della linea 20 a Campiglia a seguito della ventilata ipotesi di una modifica del servizio su tale linea.
Rimodulare il servizio è certo possibile, adeguandolo alle rinnovate esigenze del territorio e ad una mobilità che assecondi gli interessi dei cittadini, ma non permetteremo certo di farlo con improvvisazione e senza un adeguato confronto con chi conosce le problematiche degli utenti, del trasporto pubblico e dei lavoratori del settore ovvero le Organizzazioni Sindacali di Categoria.
Per tutti questi motivi riteniamo che “il tavolo con l’Assessore Casati”, messoci a disposizione dal Sindaco, debba essere attivato immediatamente considerato che da quella promessa sono ormai passati oltre 3 mesi senza aver avuto alcun modo di discutere su argomenti di cui apprendiamo l'esistenza solo tramite
esternazioni a mezzo stampa.
La Segreteria Territoriale Marco Furletti e Giuseppe Ponzanelli Le RSA di ATC Esercizio Stefano Passani e Gianni Venturini