La mareggiata che ha colpito la costa e tra la notte del 11 e 12 dicembre ha notevolmente danneggiato gli arenili e le infrastrutture degli stabilimenti balneari a ridosso del mare provocando danni al patrimonio pubblico demaniale, in particolare sulle scogliere, pregiudicando l’intero sistema turistico costiero della nostra Regione che si sarebbe invece dovuto apprestare ad accogliere i turisti e gli avventori viste le imminenti festività.
“Per questo motivo CNA Balneatori chiede alla Regione di deliberare interventi urgenti e d’emergenza in considerazione dei danni e dei disagi che si sono registrati - oltre che alle strutture ed infrastrutture balneari - anche agli arenili, in larga parte inghiotti dalla furia della corrente marina, arenili che da sempre sono oggetto di una considerevole e onerosa opera di ripascimento a carico dei concessionari” spiega Fulvio Campodonico, portavoce CNA Balneatori La Spezia
Alla Regione chiediamo anche l’emissione dell’atto autorizzativo, così come previsto dalla delibera della giunta regionale delle Liguria numero 1058 del 5 ottobre 2015, inerente le linee guida per la combustione del materiale ligneo depositato sulle spiagge: i titolari di stabilimenti balneari possono provvedere allo smaltimento materiale ligneo e depositato sull’arenile senza attendere un'ordinanza della Protezione civile nazionale per procedere, ovviamente separando le parti legnose e vegetali da eventuali altri materiali come plastica, carta o gomma.
La Giunta Regionale aveva approvato due anni fa queste nuove Linee Guida che facilitavano le operazioni di ripristino delle spiagge a seguito di eventi calamitosi come quelli della notte scorsa.
L’accoglienza balneare è una delle principali risorse dell’offerta turistica della Regione, è importante sostenere gli operatori attraverso politiche sistemiche a difesa della costa e per il ripascimento degli arenili: è importante che la Giunta Regionale abbia stabilito di dedicare l’intera quota regionale di canone demaniale versato dai concessionari a tal fine, per quei comuni che abbiano presentato il piano degli arenili e progetti per investimenti di questa natura. Altrettanto lo è che i Comuni costieri si dotino di PUD ed elaborino e presentino progetti per l’impiego di quelle risorse.