Nella ricorrenza della giornata mondiale contro la violenza sulle donne il gruppo di imprenditrici della CNA ricorda l'importanza di fare sistema e fronte comune contro questo fenomeno e di quanto sia indispensabile per le donne avere un supporto e un aiuto nell'inserirsi in un percorso lavorativo.
L'aiuto di un avvocato in grado di dare le corrette informazioni circa i propri diritti e le proprie tutele può diventare una grande e fondamentale ancora di salvezza per una donna che vive un episodio di violenza. Questo aiuto diventa immediato e solido se è un sostegno tutto al femminile. Lorena Cucurnia, professionista del gruppo CNA Impresa Donna, sostiene e collabora con l'associazione Vittoria; ha svolto il ruolo di responsabile dello sportello e insieme ad altre due professioniste è il legale di riferimento e di supporto delle donne che hanno bisogno di aiuto e si rivolgono al centro. Il Centro antiviolenza "Mai più Sola" gestito dall'associazione Vittoria è stato aperto nel giugno del 2014 in Via Falcinello 1 a Sarzana e dopo un anno anche a Fiumaretta in Piazza Pertini.
"I dati diffusi a livello regionale riportano ancora troppa distanza tra le donne che attivano un percorso, rivolgendosi ad un centro antiviolenza, e quelle che lo portano a termine. - Spiega l'avvocato Cucurnia -. Questi numeri sono riscontrabili anche nella nostra realtà: su cento donne che chiedono aiuto solo in poche trovano la forza e il coraggio di arrivare alla denuncia e all'assistenza processuale, con cause di separazione e divorzio, e chiudere con un completo riscatto queste difficili vicende. Chi si rivolge al centro e non denuncia, si limita a parlare di ciò che sta vivendo e avere informazioni su come poter procedere. La consulenza legale è un elemento fondamentale: conoscere i propri diritti e le proprie tutele ha delle implicazioni dirette nella capacità di fare le dovute scelte, le informazioni legate al gratuito patrocinio e all'assistenza processuale sono indispensabili per le donne. Le donne che sono vittime di violenza hanno bassa autostima, dipendenza psicologica e molta paura. Il timore di ritorsioni è paralizzante, si teme che il maltrattante possa compiere gesti ancora più efferati vendicandosi della richiesta di aiuto. Alcune donne hanno, inoltre, paura di perdere i figli o di cambiare la situazione famigliare, perchè le difficoltà economiche incidono pesantemente anche sulla possibilità di modificare la propria realtà.
Per questo è necessario che le donne riescano ad avere un aiuto nella propria autonomia economica. La prima necessità per queste donne è quella di essere capite e credute, difese se occorre, e poi aiutate ad inserirsi in un circuito lavorativo. Le storie di riscatto e libertà ci sono, - conclude Lorena Cucurnia -, bisogna sempre promuovere e far conoscere tutto l'aiuto che offrono i centri anti violenza e educare al rispetto contro la violenza di genere. Per questo da due anni svolgiamo anche attività informative nelle scuole soprattutto con le classi superiori".