Non solo un segnale di forte attenzione, ma anche l’impegno a fare di più affinché le conquiste generate dalla battaglia contro la violenza sulle donne non vadano perse. E’ il messaggio emerso in occasione della tavola rotonda che ha caratterizzato l’iniziativa contro ogni forma di violenza contro le donne ‘Vibrar Cantando’, tenutasi ieri sera alla Rotonda Vassallo a Lerici.
Un momento di riflessione, anche alla luce dell’incremento del numero di femminicidi – 41 compiuti solo nel 2017 – che ha visto la partecipazione della Vicepresidente della Regione Liguria e Assessore alla Sanità, alle politiche sociali e alla sicurezza Sonia Viale, del direttore sanitario dell’Asl5 Maria Antonietta Banchero, del consigliere regionale e presidente della terza Commissione consiliare Stefania Pucciarelli, e di Lisa Saisi, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Lerici.
Proprio il direttore sanitario dell’Asl5 ha posto l’accento sull’attività di accoglienza messa a punto dai presidi ospedalieri dell’azienda per le donne vittime di violenza, frutto del protocollo con magistratura e forze dell’ordine che vede nel Dipartimento Emergenza e Accettazione del Sant’Andrea della Spezia e nel Pronto soccorso del San Bartolomeo di Sarzana gli avamposti per la prima assistenza alle donne vittima di violenza.
“Dall’anno scorso abbiamo dato assistenza a più di 180 donne vittime di violenza – ha spiegato – Esiste la stanza rosa negli ospedali della Spezia e di Sarzana, e chi ha subito violenza entra in un percorso di accoglienza dedicato. Sono assolutamente convinta che il ruolo del sistema sanitario sia fondamentale non solo nel prevenire ma anche nel dare la giusta accoglienza, sia sotto il profilo dell’assistenza sanitaria, sia per quella psicologica. L’ospedale intercetta per primo gli episodi di violenza e deve essere preparato: per questo abbiamo puntato molto anche sulla formazione del personale, in grado di fornire risposte concrete non solo per chi subisce la violenza, ma anche verso chi assiste a questi episodi, come i bambini. La strada da fare è ancora molta, però credo che lavorando assieme e creando una rete forte, in cui tutti facciamo il nostro ruolo, riusciremo anche a cambiare anche la cultura che porta alla violenza”.
La Vicepresidente e Assessore alla Sanità della Regione Liguria, Sonia Viale, nel sottolineare l’importanza di iniziative in grado di non far calare l’attenzione su un tema così delicato, ha spiegato che “alla Spezia c’è un percorso di accoglienza valido. Una donna che subisce violenza sa che può recarsi al pronto soccorso, un luogo dove non solo riceve cure mediche, ma può essere accompagnata in quel momento difficile che è la denuncia. Denunciare è molto importante perché aiuta la persona a non sentirsi vittima due volte. La violenza sulle donne non è di secondo ordine. E purtroppo ciò che è stato conquistato in questi anni non è una conquista per sempre: per questo è importante parlare alle nuove generazioni”.