Gemma Patrizia lavorerà per i prossimi quattro anni di rappresentanza dell’Unione in stretta collaborazione con le colleghe imprenditrici Barbara Cramarossa, Sandra Loffredo ed Emanuela Fillpetti; per il mestiere degli acconciatori fa parte dell’Unione e rappresenterà il comparto Giuseppe De Lucia. Presente con una sua propria rappresentanza anche il gruppo dei tatuatori, una particolarità associativa tutta spezzina, che sarà coordinato da Davide Carpeggiani.
“Sono onorata di poter svolgere questo incarico, – commenta Gemma Patrizia – soprattutto a seguito della presentazione del progetto di estetica sociale DALIA nato dall’attenzione da parte della CNA al mondo dell’estetica sociale come nuova frontiera professionale in campo estetico, con il duplice obiettivo da una parte di supporto alle pazienti oncologiche dall’altro di formazione per le estetiste professioniste associate”.
A livello numerico sono 160 le imprese che operano sulla Spezia ed il 22% è associato a CNA, una percentuale che si alza al 30% su una base imprenditoriale di 428 attività per gli acconciatori. Interessante annotare che mentre solo il 37% del settore delle acconciature conta almeno un dipendente nel settore dell'estetica la percentuale di imprese con dipendenti è del 52%. Entrambe le professioni stanno crescendo negli ultimi anni, in particolare dopo la liberalizzazione di queste attività prima regolamentate da norme comunali che trattandole per quali imprese di servizi alla persona, limitava le licenze a seconda del numero abitanti e altri parametri.
CNA sostiene le Imprese che lavorano con professionalità e trasparenza, e rinnova la denuncia relativamente alle varie forme di abusivismo ed illegalità che colpiscono il settore del benessere e della cura della persona. L’attività del settore estetico svolte in forma abusiva, possono causare ai clienti dermatiti, micosi, funghi, allergie, dovute a epilazioni non corrette, prodotti non testati, scaduti o di scarsa qualità. Traumi muscolari e danni ai capillari possono essere causati da massaggi non professionali, sino ad arrivare ad epatite C o AIDS provocati da strumenti non sterilizzati correttamente. Questi sono i rischi che il cliente corre ricorrendo ad acconciatori ed estetiste abusivi i saloni gestiti da professionisti artigiani assicurano il rispetto di tutte le norme igienico-sanitario, la professionalità degli operatori, l’utilizzo di cosmetici ed apparecchiature certificate: una garanzia per il cliente.