Non è certo colpa della Regione; anzi la Regione, soprattutto con la sua politica sul fiume Magra, ha impedito finora danni maggiori.
Sono i Sindaci e le amministrazioni locali che si sono succedute i principali colpevoli del dissesto, con le loro scelte demagogiche attuate per tacitare le proteste popolari frutto di convinzioni errate, e con il loro favore incondizionato a un sviluppo sbagliato fondato sulle attività cementizie, facilitate fino al punto di voler consentire loro l'edificazione anche in zone a rischio idraulico, in continuità con un passato sciagurato che ha visto l'occupazione indiscriminata di numerose aree alluvionali, e che si vorrebbe oggi proseguire con le costruzioni in aree ancora inondabili.
Bene ha fatto quindi il presidente Burlando a rispedire al mittente l'accusa di sfascio del territorio, loro sola esclusiva colpa.
Il Vicepresidente di Legambiente Liguria Stefano Sarti
Il Presidente del Circolo Valdimagra di Legambiente Alessandro Poletti