Le proposte sono maturate durante l'ultima iniziativa della Fondazione, la tappa fiorentina del 18° vertice annuale della Fondazione, in occasione del decennale della morte di Antonino Caponnetto. Spiega il presidente Salvatore Calleri: "E' molto importante per noi poter organizzare un vertice antimafia in Liguria, in quanto la mafia oggi va considerata un virus che contagia anche le ex isole felici, come appunto la Liguria. Un virus dal quale è importante vaccinarsi".
Il Consigliere Alessio Cavarra era invitato al vertice di Firenze come relatore, insieme a Sindaci e autorevoli personaggi da tempo impegnati nella lotta alla mafia, come il referente spezzino della Fondazione Caponnetto Giuseppe Sabatino, maresciallo dei carabinieri che nel 1992 permise l'arresto del mafioso Gaspare Mutolo, killer di fiducia di Salvatore Riina; e poi Lucia Borsellino, figlia di Paolo e neo assessore alla sanità della Regione Sicilia; la presidente della Commissione Europea Antimafia Sonia Alfano; il senatore Giuseppe Lumia, componente della Commissione Antimafia; il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, solo per citarne alcuni.
Al vertice, aperto dalla relazione introduttiva del Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso, Cavarra ha tra l'altro illustrato la proposta di legge regionale per la lotta alla mafia, della quale è tra i promotori. "Credo che le forze politiche e le istituzioni debbano fare della lotta all'illegalità una priorità assoluta – ha sottolineato - attraverso la trasparenza e il rigore morale, ponendosi attivamente e fattivamente a fianco della magistratura e della polizia giudiziaria nel contrasto all'attività illecita, facendosi portatrici credibili di una diffusa e costante campagna culturale tra la gente, in particolar modo tra le giovani generazioni, perché credo che un'antimafia globale si possa costruire soltanto con il contributo di ogni singola realtà locale, di ciascun cittadino onesto".
Va proprio in questo senso il Progetto Scuola della Fondazione Caponnetto (v. allegato), patrocinato dalla Regione Liguria, che ha l'obiettivo di proseguire lo straordinario impegno che Antonino Caponnetto, negli ultimi dieci anni della sua vita, aveva assunto nei confronti dei giovani. Il progetto verrà attuato nelle scuole del territorio della provincia della Spezia.