Aumenta infatti di quattro punti, passando, in un anno dal 12,4% del 2009 al 16,2% del 2010, la percentuale dei giovani cha abbandonano la scuola dell'obbligo in Liguria. Dati ufficiali Istat in controtendenza nel Nord-Ovest, che preoccupano la Regione Liguria. In particolare, la dispersione scolastica in Liguria segna un 16,5% nella scuola secondaria di secondo grado, un 16% nel comparto della formazione professionale e un 29,3 % negli istituti professionali. In tutto 4 mila studenti che hanno lasciato la scuola.
Anche se si tratta di stime campionarie, con margini di errore statistico, "siamo tuttavia di fronte a un campanello d'allarme. Dobbiamo comprendere più a fondo il fenomeno e mettere in atto efficaci contromisure", risponde l'assessore all'Istruzione Pippo Rossetti. "E a questo proposito – dice Rossetti - utilizzeremo anche il Salone Orientamenti – ABCD che partirà mercoledì prossimo il 14 novembre fino a Venerdì 16 negli spazi della Fiera del Mare di Genova, dove insieme agli Enti di formazione professionale, alle scuole e alle imprese cercheremo di portare avanti un'azione di orientamento rivolta alle scuole medie e superiori non solo attraverso processi di informazione, ma anche di conoscenza delle varie specificità di ciascuna scuola".
Per contenere la dispersione scolastica la Regione Liguria ha svolto anche una ricerca sui ragazzi di terza media e sulle scuole professionali liguri che hanno avuto problemi di fuoriuscita dei ragazzi da cui è emerso che il rischio dispersione è sensibilmente più elevato negli istituti professionali rispetto alle scuole medie.
"Dobbiamo potenziare l'orientamento – ha detto Rossetti - per questo la Regione Liguria affiancherà le scuole e le Province per costruire un sistema che aiuti le famiglie ed evitare di relegare, davvero ingiustamente, la scuola professionale in serie B, mentre è proprio da lì che nascono le piccole imprese artigiane che sono l'ossatura della nostra economia".