Ecco l'intervento del Presidente del Parco Vittorio Alessandro: "Onorato di partecipare a questa cerimonia e di essere ospite del Parlamento Europeo, porto il saluto del Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Ringrazio Europarc e Federparchi per la concessione della Carta Europea del Turismo Sostenibile, che ammette a una prospettiva di lavoro molto impegnativo e appassionante sui temi del turismo associato alla protezione dell'ambiente e del paesaggio, nel pieno rispetto delle culture e delle tradizioni locali.
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è un territorio piccolo e prezioso il cui paesaggio, eletto nel 1997 Patrimonio UNESCO, è costituito da un delicato equilibrio fra terra e mare e dai terrazzamenti che hanno profilato la costa, il risultato di un impegno ostinato di uomini e donne che, nell'arco di molti anni, hanno sottratto al bosco e alle forti pendenze sul mare stretti corridoi da dedicare alla coltura di un vino eccellente. Esso custodisce, nel proprio sapore, questa lunga storia: non soltanto nell'essenza di un'uva prelibata, ma anche nel gusto salato del mare.
Terrazze, sentieri, muretti a secco, borghi, il mare del Santuario dei Cetacei costituiscono il paesaggio che conduce da noi turisti da tutte le parti del mondo: nell'arco del 2015 si stima che ne siano arrivati circa due milioni e mezzo. Lo sviluppo del traffico crocieristico nei porti più vicini ha accentuato questo turismo, modificandone profondamente alcune caratteristiche.
L'impegno della Charter si muove dentro questa criticità e ambivalenza. Nel pieno rispetto delle economie tradizionali e di quelle più recenti, nel rispetto insomma delle comunità residenti insieme alle quali il Parco Nazionale continuamente è tenuto a modulare il proprio compitoistituzionale di protezione attiva, la Charter ci consente di valorizzare, fra i turismi, il turismo più consapevole e responsabile: quello cioè che esalta le caratteristiche del territorio.
Una prospettiva ambiziosa e difficile, stante la forte tendenza all'abbandono della terra e delle attività tradizionali (l'agricoltura e la pesca) che il turismo ha indotto, creando nuova attrattiva verso impieghi stagionali, meno faticosi e più remunerativi.
Viviamo un'epoca in cui territori a lungo custoditi, e faticosamente curati dalle comunità residenti, rischiano di essere inserite in un conto economico che non tiene in giusta considerazione il loro futuro. Il turismo costituisce una risorsa economica di grandissima importanza e conquisterà in Europa un peso sempre maggiore, ma è necessaria una disposizioneal viaggio che riesca a far conoscere, esaltandolo il patrimonio naturale e paesaggistico lei luoghi visitati. Per conoscere viaggiando è necessario il rispetto delle altrui identità, necessaria la lena dei camminatori, necessaria la giusta distanza dalle cose: un territorio non è una cartolina fissa, e l'ingresso dirompente in un paesaggio fragile e delicato - come la "Costa Concordia" all'isola del Giglio, come una nave immensa o una moltitudine incontrollata nel centro di Venezia – fatalmente modifica quel paesaggio e crea gravi rischi.
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre sempre meglio, insieme all'ambiente e al paesaggio, intende tutelareanche le identità culturali: prospettiva indispensabile in un'area protetta che è la più piccola ma anche la più abitata d'Italia.
La strada che abbiamo intrapreso consiste, nei confronti dei residenti, nel sostegno all'agricoltura con la valorizzazione della produzione vinicola, nella manutenzione dei muretti a secco e dei sentieri, nellalotta selettiva ai cinghiali, nel funzionamento delle monorotaie, nei sistemi di finanziamento e di assicurazione a favore dei produttori.
Al turismo - decisiva fonte di reddito non soltanto per le Cinque Terre, ma per un'ampia regione - sono dirette le iniziative della buona accoglienza, dell'informazione on-line, della prenotazione delle visite e dell'organizzazione dei flussi di visitatori, del coinvolgimento delle guide turistiche, del centro di educazione ambientale, del marchio di qualità ambientale quale strumento di riconoscimento delle buone pratiche alberghiere e della ristorazione.
Un progetto che oggi la fiducia e la approvazione di Europarc rafforza e ammette al confronto con l'esperienza di altri importanti Parchi europei, non soltanto quelli già impegnati, come noi, ad affrontare la sfida del turismo, ma anche di quelli che giustamente lavorano per incontrarla.
I Parchi sono portatori di un possibile nuovo modello di sviluppo, e di esso il turismo sostenibile è parte di grande importanza.
Vi ringrazio dell'accoglienza e dell'attenzione".