"Questo è il mio terzo ritiro in Italia, il secondo con la maglia delle Aquile, e devo dire che stiamo lavorando veramente bene, anche meglio rispetto alla scorsa stagione, perchè la gran parte del gruppo conosce già i metodi del mister e non dobbiamo perdere tempo ad assimilarli; il lavoro che mister Bjelica ci propone è davvero interessante, il pallone è al centro di tutti gli esercizi e penso che se noi seguiremo con attenzione le sue metodologie e le sue idee, riusciremo ad arrivare molto lontano.
Devo molto a mister Bjelica, ha creduto in me e mi ha dato la possibilità di esprimere le mie qualità dopo un inizio di stagione in cui non avevo mai giocato, ma il calcio è anche questo, da un giorno all'altro tutto può cambiare e bisogna farsi trovare pronti. Ora però non voglio accontentarmi, voglio fare sempre meglio, crescere ancora e questo è un pensiero che hanno tutti i ragazzi di questa squadra, perchè solo così potremo superare qualsiasi difficoltà e migliorare la posizione dello scorso campionato.
Questo è veramente un gruppo eccezionale sia dentro che fuori dal campo, composto da ragazzi con la testa sulle spalle, sempre pronti ad aiutare il compagno in difficoltà ed a sacrificarsi per il bene della squadra: questa è la nostra forza.
Il ruolo? Io voglio sempre giocare, sono pronto a tutto e a dare sempre il massimo, indipendentemente dalla corsia in cui il mister deciderà di utilizzarmi. La lingua? E' giusto che tutti parlino soltanto l'italiano, il mister ha sempre insistito tanto su questo aspetto e tutti si sono adeguati ben volentieri, anche Brezovec, che si è presentato in ritiro con un italiano notevolmente migliore rispetto alla passata stagione. D'altronde lui è il nostro Pirlo....". (25 luglio)