"Con Massimiliano abbiamo sviscerato qualsiasi aspetto di questa nuova avventura" - chiarisce subito il Presidente bianconero - "Perché Max nonostante i due precedenti che portarono a separarci? È semplice: conosco la sua professionalità, anche per come ha lavorato nella femminile. E poi sono testardo: lo vedo più maturo e tranquillo. Ma anche noi come società siamo maturati. Lui è fiducioso e ha voglia di rimettersi alla prova nonostante il carattere del sottoscritto. Al di là di tutto esiste un rapporto granitico tra di noi e poi crediamo fortemente nel nostro progetto, fatto per la maggior parte di giocatori spezzini, ed ora era giusto completare questa "spezzinità" del gruppo anche con la guida tecnica".
"Ho dato la mia disponibilità" - afferma il neo head coach bianconero - "a fare qualcosa di utile per il bene della Tarros e della mia città. Abbiamo fatto e stiamo facendo un lavoro grandioso sul settore giovanile con la Scuola Basket "Diego Bologna", il progetto realizzato dal sottoscritto e Davide De Martino ed intitolato alla memoria di Diego Bologna, giovane allenatore spezzino e soprattutto amico prematuramente scomparso qualche anno fa, sviluppando enormi sinergie appunto con la prima squadra. E se la stagione dovesse prendere una brutta piega la cosa non spaventa né me né Danilo: non ci saranno ripercussioni col progetto, al di là dell'aspetto contingente, penso ad esempio ad un cambio allenatore, proprio perché c'è tutto un lavoro dietro che non potrà essere disperso, anzi. Un progetto che abbiamo sbandierato, giustamente, con orgoglio".