Ma le causa non sono solo la crisi economica e gli aumenti dei costi di gestione ; registriamo, oramai sempre più spesso, forme di sleale concorrenza perpetuata da aziende che operano utilizzando autisti sottopagati, spesso stranieri, e che aggirano norme e controlli a cui non possono sottrarsi gli autotrasportatori che operano in regola.
Ultimo caso di cui Cna-Fita La Spezia è stata messa a conoscenza da parte delle imprese è quello della proliferazione dell'utilizzo da parte di veicoli classificati "macchine operatrici" in disponibilità e/o possesso ad imprese del comparto e della movimentazione dei rifiuti che non potrebbero essere in alcun modo utilizzate su strada se non a 40 Km orari.
Ma il problema va oltre e lede non solo le imprese che operano con correttezza ma i cittadini tutti e l'ambiente : a dispetto di quanto, infatti, recita il Codice della Strada e la normativa sui rifiuti, si aggirano in provincia mezzi immatricolati conto proprio che trasportano rifiuti di terzi.
Consideriamo che questi veicoli spesso superano di ben oltre i limiti della portata utile di 3.500 Kg. nonché la massa massima complessiva di 6.000 Kg. e nonostante ciò questi veicoli (che sono in tutto e per tutto, compresa la meccanica dei eri e propri camion) sono esentati dal possesso dei requisiti di capacità professionale per i conducenti, ai quali basta possedere la sola patente "B", non tralasciando tutte le altre agevolazioni che tali veicoli hanno, quali l'esenzione dal bollo annuale di circolazione, nonché i costi assicurativi che arrivano a riduzioni del 75%. Inoltre questi veicoli che operano anche nei cantieri, e quindi in luoghi di lavoro, non hanno l'obbligo di essere sottoposti alle revisioni periodiche previste per le auto e i camion.
Al riguardo, solo dopo anni di costante impegno da parte di Cna, recentemente il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato un Decreto (previsto dal C.d.S. fin dal 1992) per sottoporre le "macchine operatrici" a revisione periodica, però a far data dal 31 dicembre 2018.
Cna-Fita La Spezia, oltre che denunciare con forza questo ulteriore fenomeno e per meglio fronteggiarlo, per tutelare la sicurezza sulle strade e nei luoghi di lavoro e per dare tutela alle regolari imprese dell'autotrasporto, ha chiesto un incontro al Prefetto e nell'attesa sta valutando di ricorrere ad adeguate e opportune azioni di protesta.