Lo ha deciso la Giunta regionale su proposta degli assessori al bilancio e alle politiche sociali, Pippo Rossetti e Lorena Rambaudi, selezionando, su un totale di 41 progetti presentati, i 28 ritenuti ammissibili. Di questi 15 saranno attivati a Genova, 5 a Imperia, 2 alla Spezia e 6 a Savona. Con questi finanziamenti del fondo sociale europeo parte così la seconda fase del percorso che ha preso il via nel 2010 e che è proseguito nel 2011 con una serie di tavoli territoriali che hanno visto il coinvolgimento dei principali soggetti che si occupano di inclusione sociale. I finanziamenti saranno utilizzati per l'inserimento lavorativo di persone senza fissa dimora o in condizioni di povertà estreme, soggetti in esecuzione penale interna ed esterna ed ex detenuti giovani che hanno lasciato prematuramente la scuola, adulti con un basso titolo di studio, disoccupati over 45, disabili fisici o mentali e anche famiglie dei destinatari. Persone a rischio di esclusione sociale". Hanno preso parte al bando amministrazioni pubbliche, escluso le Province, sindacati e associazioni di categoria, enti di volontariato, cooperative sociali che hanno presentato i progetti non singolarmente, ma in forma di partenariato. A questo punto le proposte si trasformeranno in percorsi concreti a partire dai prossimi mesi e verranno gestiti dalle Province di riferimento.
I progetti finanziati vanno da un valore minimo di 150.000 euro fino ad un limite massimo di 1 milione di euro. "I finanziamenti del fondo sociale europeo – concludono i due assessori – rappresentano una boccata di ossigeno in un momento come questo in cui si assiste al taglio dei finanziamenti nazionali destinati alle politiche sociali a favore non solo dell'inserimento lavorativi di soggetti deboli, ma anche della creazione di nuova impresa. Inoltre il metodo di lavoro congiunto tra sociale e formazione consentirà di ricevere più risorse per l'inclusione grazie alla programmazione europea 2007-2013".