Uno degli obiettivi più importanti dell'Ente Parco di Montemarcello-Magra, strettamente legato al settore agricolo, è il recupero dei siti incolti che può coniugare lo sviluppo economico attraverso la creazione di nuove aziende, o lo sviluppo di quelle già esistenti, e consentire attraverso la coltivazione dei siti recuperati un miglioramento importante in termini di assetto idrogeologico.
Anche l'ultimo evento meteorologico ha messo in evidenza la fragilità dei nostri versanti non più coltivati e mantenuti come in passato e pertanto fonti di dissesto idrogeologico con le acque che non vengono più correttamente raccolte e convogliate. È questo che ha spinto il parco già da un paio d'anni ad attivarsi con un progetto pilota relativo al recupero dei siti incolti che riguarda i comuni di Amaglia e Lerici.
Sono convinto – ha detto il presidente del Parco, Francesco Pisani – che la Regione Liguria farà la sua parte nell'individuare le risorse necessarie per l'attivazione di questi progetti e l'estensione di tali esperienze ad altre parti del territorio. Nell'ambito degli interventi a Lerici e Ameglia verranno recuperati circa 4,5 ha di terreni incolti per Comune di cui la maggior parte sono costituiti da uliveti che attraverso opere di taglio, modifica, coltura, nuove piantumazioni (circa 300 piante per ogni compoarto) e sistemazione dei muretti a secco torneranno alla luce offrendo anche nuovi posti di lavoro.
"È necessario – ha aggiunto Pisani – che i proprietari dei terreni maturino la coscienza di fare la propria parte per mantenere i propri appezzamenti che possono contribuire a mantenere la stabilità dei versanti. Il Pubblico deve fare la sua parte ma è giusto che anche i privati facciano la loro, in particolare chi ne ha la possibilità".