Quattordicesimo gettone in stagione per Roberto Gagliardini, che dopo la buona prova offerta da titolare nella sfida del "Tombolato", si è ripreso una maglia da titolare anche nel big match di sabato scorso contro il Vicenza, sfida giocata prevalentemente a centrocampo e tra due squadre che hanno combattuto su ogni pallone:
"Sapevamo che il Vicenza era una buona squadra, allenata da un tecnico navigato, noi abbiamo provato a vincere la partita fino alla fine, ma loro sono stati bravi a bloccare gli esterni ed anche fortunati in alcune occasioni, nelle quali avremmo dovuto fare meglio. La prestazione c'è stata, forse abbiamo faticato nei primi dieci minuti, ma contro un avversario forte siamo stati capaci di ribattere colpo su colpo, rendendoci pericolosi in diverse occasioni, pertanto quello che abbiamo colto è sicuramente un buon punto. In questa squadra c'è un organico di primo livello, bisogna lottare per poter guadagnare una maglia da titolare ed il mister ha dato dimostrazione di mettere tutti sullo stesso piano; personalmente speravo di poter far meglio, ma la mia è stata una stagione condizionata da diversi problemi, pertanto non posso far altro che dare il massimo ogni volta che il mister mi chiama in causa, cercando di aiutare questa squadra ad arrivare più in alto possibile. Rispetto a Brezovec ho caratteristiche differenti, lui è molto abile sui calci piazzati e per noi è molto importante anche in chiave realizzativa; io rispetto le scelte di mister Bjelica e spero solo nel bene di questa squadra. Non è facile stare spesso in tribuna, ma di sicuro in questa stagione le convocazioni in nazionale mi hanno aiutato molto, agevolandomi nella ricerca del ritmo partita e nel farmi trovare pronto ogni volta che il mister lo ha ritenuto opportuno.
Chi vorrei incontrare ai playoff? Non saprei dire chi vorrei incontrare, ai playoff approdano squadre forti ed in un buon momento di forma, pertanto per ora dobbiamo cercare di terminare la regular season nella miglior posizione possibile, quello è fondamentale. Nella passata stagione ho avuto la fortuna di cogliere la promozione con il Cesena, ma in Romagna l'atmosfera era differente, diciamo che la Serie A era il risultato minimo da cogliere, mentre qui nel Golfo dei Poeti si respira un sogno e noi vogliamo lottare fino alla fine per realizzarlo.
Mister Bjelica? Ha un metodo di lavoro differente da quella che è la consuetudine italiana, innovativo, un modello che tanti stanno cercando di seguire e con il quale noi calciatori ci siamo subito trovati bene; la competitività che si respira durante le sedute fa tirare fuori il meglio da ciascuno di noi, ciò consente al mister di avere una squadra che offre sempre il massimo anche in allenamento e tocca a lui poi fare le scelte migliori per il match di campionato".