Il suo terzo sigillo in maglia bianca ha aperto le danze nel 4 a 1 con cui le Aquile hanno steso le Rondinelle e per l'attaccante brasiliano Nenè, al termine della sfida, è tempo di presentarsi in sala stampa per analizzare l'incontro ed il suo personale momento:
"Quello appena trascorso non è stato un periodo facile, appena arrivato avevo trovato subito il campo, trovando anche due reti contro il Modena, ma poi un problema alla caviglia mi aveva costretto fuori e ritrovare la forma migliore non è stato semplice, ma non ho mai smesso di lavorare e di impegnarmi, cercando sempre di dare il massimo per il bene di questa squadra. Sono davvero grato a mister Bjelica ed ai miei compagni, perchè in queste settimane non hanno mai smesso di incoraggiarmi ed anche oggi, durante il riscaldamento, mi sono stati molto vicini, mi hanno fatto sentire la loro grande fiducia, dimostrandomi di credere in me, così quando ho avuto l'occasione ho calciato tutta la rabbia che avevo in corpo e sono molto felice che quella rete abbia spianato la strada verso il successo odierno. Contro la Ternana non era stata una gara semplice per me, perchè avevo saputo soltanto durante il riscaldamento che sarei dovuto scendere in campo, pertanto la testa non può essere quella di chi sa di giocare dall'inizio, ma io non mi risparmio mai e come tutti i miei compagni lavoro duramente durante la settimana, cercando di guadagnarmi una maglia per il sabato, quando poi bisogna ripagare la fiducia del mister. Sapevo che Catellani nelle partite scorse aveva speso tanto, io ero più fresco, così ad un certo punto della ripresa ho lasciato agire come prima punta Andrea, mentre io mi sono dedicato alla fase difensiva; il mister ci aveva detto che l'inversione dei ruoli sarebbe potuta essere una possibilità, ma una volta in campo non c'è stato nemmeno bisogno che lui ce lo dicesse, è venuto tutto naturalmente. Sono molto felice, mi sento bene e voglio dare il mio contributo a questa squadra; se continueremo così potremo raggiungere traguardi davvero importanti, ma ora è importante rimanere con i piedi per terra, la strada è ancora lunga".