I problemi del convento restano tuttavia gravi e si lancia un appello: il paradiso ha bisogno di urgenti interventi; i muri perimetrali sono a tratti diventati pericolosi, ampie crepe si sono aperte, l'acqua dopo le alluvioni ha trovato nuove vie di accesso e minaccia l'integrità del colle su cui sorge il convento. Sono necessari al più presto interventi e lavori. Mancano i fondi per realizzarli. Il finanziamento ricevuto da Intesa Sanpaolo grazie al censimento del FAI è solo un inizio che ci rincuora, ma che non è sufficiente per tutto quello di cui il bene storico, artistico e spirituale ha bisogno.
E' necessario lanciare una campagna di crowdfunding sia a livello nazionale che internazionale per sostenere il convento e per raccogliere i fondi necessari alla sua messa in sicurezza prima che sia troppo tardi. Il video con il drone è un contributo di partenza che potrà permettere a tutti di entrare ancora di più a scoprire la bellezza di questo luogo.
"L'esser riusciti a riunire migliaia e migliaia di persone all'insegna della salvaguardia di un territorio e di un bene che sono in pericolo – conclude padre Renato - significa prima di tutto aver dimostrato che gli italiani, tanti italiani in modo disinteressato e volontario, sono pronti a unirsi per portare avanti un ideale in cui credono. In questo caso non è semplicemente l'alto valore artistico del nostro patrimonio culturale ad essere premiato, ma ciò che ha davvero vinto è il cuore grande degli italiani che credono nel forte valore civile della salvaguardia e, unendosi attorno a un luogo da conservare per le future generazioni". L'Italia è un bel paese, di cui San Francesco, paladino della pace e padre dell'Ordine dei Frati Cappuccini è il patrono. Facebook: ripariamo il paradiso di Monterosso.