"I finanziamenti previsti dai bandi – hanno spiegato i tre assessori – serviranno a sostenere le attività formative, incentivare le aziende ad assumere i giovani, e offrire loro l'opportunità di tirocini sia in Italia che all'estero". In particolare saranno due i settori di attività che verranno sostenuti quello della green economy e delle attività del mare, verso i quali verranno proposte iniziative per favorire l'orientamento e il successivo inserimento lavorativo. "Le azioni previste dai bandi – hanno detto i tre assessori – fanno parte di un'analisi ragionata e saranno inserite in un contesto che vuole mettere a sistema le diverse opportunità oggi percorribili per i giovani e inserite in servizi territoriali sempre più solida e radicata e funzionale ai bisogni delle persone".
Ammontano a 645.000 gli occupati in Liguria nel 2011, secondo l'ISTAT, di cui il 23,3% di età compresa tra i 15 e i 34 anni. Il tasso di occupazione rimane sugli stessi valori del 2010, pari al 22,1%, tra i 15 e i 24 anni, mentre sale nella fascia di età tra i 25 e i 34 passando dal 74,2% del 2010 al 75,9% del 2011. I dati liguri sull'occupazione giovanile continuano a essere penalizzanti rispetto a quelli del Nord Ovest, ma migliori rispetto alla media nazionale. Nel 2011 si assiste ad una riduzione del contratto di apprendistato, ma cresce il ricorso a forme di lavoro "non standard" che tocca il suo apice nella classe di età tra i 15 e i 19. Con l'aumentare dell'età cresce invece il ricorso a contratti a tempo determinato, per arrivare al 47,8% tra i 30 e i 34 anni. Il contratto a tempo indeterminato si attesta invece su valori più bassi, pari al 24,2%, nella fascia di età tra i 30 e i 34. In aumento, anche nel 2011, il lavoro flessibile: nel 2010 i 15-34enni che iniziavano un rapporto di lavoro di questo tipo erano il 22,6%, mentre nel 2011 si sono attestati intorno al 25%. Per quanto riguarda la dispersione scolastica, dal 2004 al 2010, la quota di giovani che hanno abbandonato prematuramente gli studi in Liguria aveva registrato un notevole calo, rispetto alle altre regioni, arrivando nel 2008 a un 12,6% e nel 2009 a un 12,4%, rispetto al 16,3% del 2004. Ma nel 2010 si registra un aumento di tre punti dei giovani che abbandonano gli studi, arrivando al 16,2%. Sul fronte dei giovani cosiddetti "NEET" che non frequentano cioè alcun corso di formazione o istruzione e sono privi di lavoro, nel 2009 in Liguria si è registrato un tasso del 14,3% sul totale della popolazione giovanile tra i 15 e i 29 anni. In tutte le province sono sempre maggiori e, in alcuni casi più del doppio, le percentuali femminili rispetto a quelle maschili.