"Contro il Bologna - ha dichiarato in conferenza stampa - è arrivato un pareggio negli ultimi minuti di gara; loro sono una squadra costruita per tornare subito in massima serie, con giocatori fuori categoria. Ci sta andare in difficoltà contro di loro, di non riuscire a esprimersi al meglio. Ma questa squadra ha dimostrato di avere un grande cuore e di non mollare mai. Nel primo tempo siamo spesso stati in difficoltà, pur riuscendo a non subire gol; quello subito dopo l'intervallo poteva tagliarci le gambe e invece siamo capaci di reagire come squadra e imporre il nostro gioco, trovando un pari meritato; non oso pensare cosa sarebbe successo se fosse durata altri 5 minuti.
Anche in altre occasioni quest'anno abbiamo dato testimonianza della nostra voglia di sacrificarsi per il compagno; si vede dai risultati e dall'ambiente che si è creato, un clima fantastico anche fuori dal campo. Quest'atmosfera ti spinge a dare sempre qualcosa in più. Fortuna? Sono superstizioso, ma la fortuna devi andare a cercarla; noi sabato ci abbiamo provato fino alla fine, anche dopo il pari.
Ad inizio anno c'era l'esigenza di conoscersi e scoprirsi, con il mister e con i compagni. Si sono cercati i giusti meccanismi e l'equilibrio; il mister ha dettato delle regole precise, ha fissato i principi, rispetto, sacrificio e lavoro, poi stava a noi. Io sono stato uno dei primi a rimanere fuori dai convocati, è stato un segnale forte per tutta la squadra. In quel caso puoi fare solo una cosa, lavorare ogni giorno al massimo per metterlo in difficoltà nelle scelte settimana dopo settimana. Siamo in tanti e qualcuno deve star fuori, si accetta e si lavora più forte di prima.
I risultati poi aiutano a stare bene, c'è rispetto tra di noi e lo si vede in campo, è lo specchio dello spogliatoio. Siamo in tanti, ognuno deve dare il suo contributo.
Ruolo? Per me non fa differenza fare l'interno di centrocampo, l'esterno d'attacco o il trequartista, mi alleno con lo scopo di farmi trovare pronto e dare il massimo quando il mister mi chiama in causa.
Vertigini? Stare in alto è bello, si sta bene insieme, si respira una bella aria; anche la gente viene allo stadio per gustarsi la corsa, il sacrificio. Il campionato è ancora lunghissimo, ma la nostra gente è soddisfatta di quanto stiamo facendo. Io ho giocato 7/8 campionati di B e posso dire che equilibrio e continuità nei risultati sono gli elementi fondanti di questa categoria. Dobbiamo solo continuare su questa strada e alimentare l'entusiasmo.
Guardiamo partita dopo partita, ora il Trapani; lavoreremo come sempre, per andare in campo a caccia della vittoria.
L'episodio del rigore? Non è una cosa che ci interessa, l'arbitro l'ha vista così. Se ci poteva stare? Forse, ma quello che mi spiace e non aver fatto gol; in effetti è una cosa che mi manca molto, ma non devo pensarci, arriverà.
L'esonero di mister Mangia? Nel calcio comandano i risultati, quando non arrivano, per le società è più semplice mandar via un mister invece che i giocatori".