Nel Golfo dei Poeti le Aquile affronteranno dunque non solo una delle formazioni più vincenti del panorama nazionale, con ben sette scudetti conquistati, la cui divisa è stata indossata da campioni come Giacomo Bulgarelli, Helmut Haller, Roberto Baggio, Marco Di Vaio e Alberto Gilardino, non solo la squadra del settimo comune italiano e cuore di un'area metropolitana di oltre un milione di abitanti, ma soprattutto una squadra affamata di riscatto che può contare su un collettivo di primo livello guidato da un tecnico giovane ed ambizioso come Diego Luis Lòpez, che trova in giocatori come Matuzalem, Cacia, Morleo, Coppola, Acquafresca, Zuculini e Maietta qualità, carisma ed esperienza e nei giovani emergenti come Oikonomou, Laribi, Improta e Buchel entusiasmo e voglia di dimostrare il proprio valore.
Sono 17 le reti messe a segno dagli emiliani in questo primo scorcio di campionato, con Cacia autore di quattro centri, mentre in totale sono otto i calciatori bolognesi andati a segno, su 25 calciatori schierati fino a questo momento dal tecnico nativo di Montevideo. Se per le Aquile di Nenad Bjelica la serie positiva persiste da sei turni, quella senza vittorie per i rossoblù va avanti da tre gare, che hanno visto il Bologna cadere a Livorno, pareggiare il derby emiliano con il Carpi e cedere nuovamente al Brescia nell'ultimo turno, ma ciononostante la truppa di Lòpez è la squadra che ha raccolto più punti in trasferta, ben 11, frutto di tre successi, due pareggi e soltanto due sconfitte.
Prima assoluta a confronto per i due tecnici, mentre le due formazioni si sono già incrociate in 9 occasioni, con lo Spezia sempre battuto a Bologna nei cinque precedenti disputati sul terreno emiliano, ultima delle quali nella Serie B 2007-2008, quando i rossoblù si imposero al "Dall'Ara" per 3 a 2, mentre al "Picco", su quattro precedenti, le due formazioni si sono equamente spartite i successi, e l'ultimo successo aquilotto risale al 2 a 0 della stagione 2006-2007. Infine, pensando agli incroci tra Spezia e Bologna, il pensiero non può che ricorrere ad uno dei capitoli più belli e romantici della storia aquilotta, ovvero all'anno 1944, quando la cavalcata del 42° Vigili del Fuoco della Spezia portò al mitico successo sul Torino e alla vittoria di quello scudetto che tuttora campeggia sulle divise bianche delle Aquile. Ebbene, nell'incredibile percorso che portò all'indimenticata finale di Milano, gli eroi spezzini incrociarono i tacchetti proprio con il Bologna, infatti, dopo essersi imposti su Carpi, Suzzara e Modena, i bianchi vennero inclusi in un gruppo di quattro squadre, valido per ottenere la qualificazione al girone finale, ma alla fine gli aquilotti si trovarono di fronte proprio al solo Bologna, a causa delle rinunce di Montecatini e Lucchese. Nella gara di andata, a Bologna, lo Spezia passò in vantaggio grazie ad un gol viziato forse da un fuorigioco, episodio che scatenò le proteste dei locali, portando così alla sospensione della gara, con la conseguente vittoria a tavolino dello Spezia per 0 a 2 ed in seguito i felsinei diseratorono la gara di ritorno, aprendo di fatto le porte della storia agli aquilotti.
