In questi mesi abbiamo evidenziato e motivato le nostre preoccupazioni rispetto alle ricadute delle scelte per il nostro territorio rispetto alla qualità del servizio al cittadino/utente; La nostra non è un'iniziativa campanilistica ma un'istanza che parte dalla considerazione delle emergenze del territorio e dall'importanza che l'unità operativa di Sesta Godano svolge in questo contesto. Oltre le preoccupazioni manifestatemi direttamente dalla nostra comunità, a partire dalle fasce più deboli, in questi giorni anche il nostro tessuto commerciale ed artigianale mi ha chiesto di rappresentarne le istanze e le preoccupazioni, sollecitazioni che, attraverso le proprie associazioni di categoria, vogliono far pervenire direttamente all'azienda. La riorganizzazione nazionale di Enel IR presenta al nostro territorio determinazioni segnate da una drastica riduzione del personale e dalla cessazione dell'unità operativa di Sesta Godano – Levanto (insieme a quella di Sarzana). Come sono consapevole, che in questo contesto, non è mio compito intervenire sui criteri nazionali della riorganizzazione di Enel IR, sono altrettanto consapevole che è mio compito, nell'interesse della comunità da me rappresentata, usare tutti gli strumenti a mia disposizione per far sì che la presenza di Enel I.R. nel nostro territorio non diminuisca né d'importanza sotto il profilo numerico delle unità lavoratrici impegnate al presidio sia sotto il profilo dell'importanza tecnico organizzativa della sua struttura. A fianco dei miei colleghi sindaci, nell'interesse delle comunità che rappresentiamo, continuerà l'iniziativa per chiedere un intervento di riequilibrio a livello nazionale per armonizzare le rigide ricadute conseguenti all'applicazione dei criteri generali. L'impegno per evitare sia la precarizzazione del servizio che la marginalizzazione della presenza di Enel I.R. nel nostro territorio è un dovere e una responsabilità che deve riguardare tutti, a partire dall'azienda.