Lo spiega l'assessore al welfare della Regione Liguria, Lorena Rambaudi impegnata in questi giorni a Roma come responsabile della conferenza delle Regioni per le politiche sociali, rivolgendosi ai disabili che questa mattina hanno manifestato sotto la Regione sulla necessità di fondi per la domiciliarità. Quest'anno il fondo per la non autosufficienza avrà a disposizione 11 milioni di euro che serviranno per erogare 350 euro mensili per il mantenimento a casa delle persone non autosufficienti con un reddito ISEE non superiore ai 12.000 euro. A queste risorse si andranno ad aggiungere 5 milioni 445.000 euro per le persone in condizioni di gravissima disabilità che hanno bisogno di un'assistenza sulle 24 ore. "A questi – spiega Rambaudi – erogheremo dai 500 ai 1000 euro mensili, a prescindere dalla patologia e dal reddito, sulla base di una valutazione complessiva che terrà conto anche della situazione familiare". Ulteriori 3 milioni saranno stanziati dalla Regione Liguria per le persone gravi e gravissime che vogliono un'alternativa alla residenzialità. "Le novità che abbiamo introdotto – continua l'assessore al welfare – sono, l'innalzamento del reddito ISEE per accedere al fondo della non autosufficienza che da luglio passerà da 10.000 a 12.000 euro e l'introduzione di piani individualizzati di assistenza, sulla base del disagio della persona e del nucleo familiare. A questo proposito stiamo creando una rete per offrire ad ogni persona ciò che è meglio e, nel caso in cui non ci siano le condizioni per rimanere a casa, abbiamo stanziato 19 milioni di euro come contributo di solidarietà per la residenzialità e semiresidenzialità extraospedaliera".