Un viaggio nel viaggio, aiutato da un filmato costruito dalla stessa Cappagli attraverso un montaggio di foto che hanno ripercorso le tappe della spedizione e che hanno catturato l'attenzione dei membri del Rotary presenti.
Al fine di sostenere –verificare e testimoniare- che i fondi raccolti dai gruppi Rotaract di Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta per i centri d'accoglienza in Africa vengano spesi nel miglior modo possibile e soprattutto con il passare del tempo cosa possa essere loro necessario per svolgere al meglio il proprio lavoro, la giovane dottoressa spezzina si è unita ad un team di ragazzi del Distretto Rotaract 2030 per raggiungere il Kenya (quello dei campi-ospedali, non quello delle spiagge e mete per turisti) e recarsi a "Casa Maria", una delle strutture che ospitano profughi e bambini malati, abbandonati o rimasti orfani. Un' esperienza unica durante la quale le ragazze e i ragazzi non sono stati soltanto semplici ambasciatori, ma hanno potuto dare una mano in prima persona nella quotidiana attività della struttura, aiutando nella costruzione di pozzi, altre strutture e nello svolgimento di quelle attività che contraddistinguono la vita di un ospedale-campo di accoglienza. "Ringraziamo il Rotary Club della Spezia" afferma il Presidente dei Giovani Gianluca Bianchi "per averci dato questo spazio: un modo per testimoniare come le nostre attività sono sempre all'avanguardia, e come i nostri membri siano sempre in prima linea nell'attività di service a favore dei più bisognosi. Purtroppo troppo spesso si sente o si legge di fondi che non finiscono a chi ne ha davvero necessità, così i nostri ragazzi e ragazze non si tirano indietro e sono i primi a partire per dare una mano e verificare. Tanto in Kenya, quanto all'Aquila dopo il terremoto quanto ad Haiti o dove sia necessario. Una avventura che ha arricchito Virginia e tutti noi che abbiamo assistito alla sua spiegazione, nella speranza che molti altri giovani si possano avvicinare alle nostre attività e entrare nel nostro gruppo".