La Liguria è tra le regioni che hanno ottenuto risultati positivi nella fotografia scattata da Agenas attraverso la terza indagine nazionale sullo stato di attuazione delle reti tempo-dipendenti. Si tratta di un report che mette in luce le capacità di risposta nell'emergenza-urgenza per le patologie (come infarti, ictus e traumi gravi) rispetto alle quali le conseguenze dipendono dalle decisioni e dagli interventi effettuati nelle prime ore dall'insorgenza dei sintomi.
L'indagine è stata condotta sui risultati del monitoraggio 2022, nell'ambito degli adempimenti e dei mandati conferiti all'Agenzia per affiancare le Regioni nel rispetto degli standard organizzativi del Dm70.
La Liguria si piazza al terzo posto tra le regioni con i migliori indici di performance nella presa in carico dell'Ictus (dietro a provincia di Bolzano ed Emilia-Romagna). Gli indicatori considerati riguardano i tassi di mortalità a 30 giorni dal ricovero, il trattamento e le dimissioni. Buon piazzamento anche nella rete cardiologica per l'emergenza, dove la Liguria è all'ottavo posto. In questo caso gli indicatori della graduatoria, che vede al comando le Marche, riguardano il tasso di mortalità legato a infarto miocardico acuto o intervento di bypass aorto-coronarico, l'individuazione dei pazienti ad alto rischio ischemico e i programmi di cardiologia riabilitativa.
"Questo risultato – spiega il presidente della Giovanni Toti – è estremamente importante per una regione come la nostra, visto che si tratta di patologie che possono insorgere soprattutto nelle fasce di popolazione più anziana. Ma è anche un risultato che è frutto di una rete ospedaliera all'avanguardia e dello sforzo fatto in questi anni da Regione Liguria nel campo della gestione dell'emergenza-urgenza e della capacità di risposta in tempi rapidi nella gestione dei casi più gravi".
"Globalmente – aggiunge l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola – la valutazione che Agenas fa ci vede sostanzialmente nella media nazionale con una punta di eccellenza nella rete Ictus, tra le prime tre in Italia, e con un buon piazzamento anche per la rete cardiologica per l'emergenza che sono tra l'altro le due principali voci di mortalità o di grave disabilità. Cogliamo l'indicazione della maggiore percentuale di ricoveri rispetto ad altre regioni come punto sul quale riflettere ed agire, ma va considerata anche la particolare fragilità della popolazione ligure in virtù del profilo anagrafico prova ne é che regioni simili come l'Umbria hanno performance sovrapponibili alle nostre. Anche questa volta, quindi, c'è la dimostrazione plastica che la sanità ligure eroga prestazioni in media con il resto del paese con alcune peculiarità positive".