In merito ai recenti articoli pubblicati sulla stampa locale la Provincia, il Comune della Spezia, l’Agenzia della Mobilità e ATC Esercizio hanno consapevolezza piena delle strategie gestionali e operative del trasporto pubblico e lo confermano gli impegni assunti con il raggiungimento dell’ambizioso obbiettivo della scelta dell’affidamento del servizio con la modalità gestionale e operativa dell’in house providing, che ha permesso di dare sicurezza ai lavoratori ed ai cittadini con un contratto della durata di 10 anni più 5.
Gli interventi fino ad oggi realizzati da ATC Esercizio e dall’Agenzia della Mobilità, in sinergia con l’amministrazione cittadina, hanno visto arrivare per il trasporto pubblico locale oltre 39 milioni di euro, in parte destinati all’acquisizione di 19 nuovi filobus.
Sono inoltre in fase di realizzazione le nuove pensiline delle fermate degli autobus, le postazioni semaforiche sincronizzate per ridurre i rallentamenti del traffico urbano ed il raddoppio dei parcheggi di interscambio di Piazza D’Armi e dell’area antistante il Pala Mariotti che daranno un ulteriore nuovo impulso all’utilizzo dei mezzi pubblici.
Complessivamente gli investimenti effettuati dall’azienda del trasporto hanno permesso di acquistare oltre 100 unità, migliorando notevolmente il parco mezzi nonchè la qualità del lavoro degli autisti.
Le attribuzioni e le attività dell’Agenzia della Mobilità e degli altri Enti chiamati in causa da alcune OO.SS. rispettano sicuramente i dettami contrattuali ed i criteri di prudenza, utili a garantire il servizio di TPL, con un obiettivo di sostenibilità che, pur messo a dura prova dalla dinamica inflattiva dell’ultimo biennio, continua a dare risposte immediate alla domanda di mobilità territoriale e assicurare la tenuta dell’azienda.
E’ d’altra parte chiaro che il solo piano di intervento locale risulta non sufficiente a fronteggiare le criticità che si sono manifestate a livello nazionale e che, in realtà locali diverse da quella spezzina, stanno già determinando riduzioni consistenti del servizio. Dette criticità, riguardanti sia l’equilibrio economico che le difficoltà di assunzione di personale, sono infatti l’oggetto principale delle interlocuzioni attivate in questi mesi dalle Associazioni Nazionali di Categoria con le parti datoriali e sindacali nonché con i ministeri competenti.
Risulta evidente che le dinamiche del lavoro allo stato attuale risultano molto diverse da quelle del passato e lo dimostra la contrazione a livello nazionale degli occupati nel settore dovuta a tre fattori fondamentali, le dinamiche salariali globali, la competizione con il settore del trasporto su gomma privato e il costo elevato per acquisire le patenti e relative qualifiche professionali.
Sui dati forniti da parte di alcune OO.SS, relativi alla disponibilità delle risorse economiche, si fa volutamente molta confusione mettendo insieme risorse disponibili e già destinate al TPL, con entrate derivanti dalla riscossione della tassa di soggiorno che vanno direttamente sul bilancio dell’Amministrazione Comunale che ricordiamo è solo un socio della società.
Una riflessione a parte va fatta sulle risorse disponibili sul Fondo Trasporti la cui destinazione è vincolata al sostegno del contratto di servizio e quindi, considerata la situazione inflattiva contingente, di fatto oggi impiegata quasi totalmente a copertura della stessa.
Nel quadro economico attuale, come sopra già evidenziato, i lavoratori di tutte le categorie economiche vedono ridursi il proprio potere di acquisto e le rivendicazioni salariali del settore non possono che trovare sfogo nella revisione salariale del contratto nazionale che ad oggi vede i lavoratori di ATC Esercizio attestarsi su una retribuzione media di circa 1500-1600 euro mensili netti per 14 mensilità e che è difficile pensare di poter migliorare solo a livello aziendale e solo attraverso l’iniezione di risorse aggiuntive locali che del resto non ci sono e non ci possono essere per norma se non con la riduzione dei costi o l’aumento dei ricavi attraverso ad esempio la lotta all’evasione sulla bigliettazione.
A livello locale, in questo quadro, pur decisamente condizionato da fattori esterni, ATC esercizio oltre ad aver mantenuto in essere gli accordi sindacali che, rispetto al contratto nazionale, prevedono, in senso migliorativo, un periodo di 15 minuti di minor guida giornaliera ed otto giornate annue di riposo in più, ha avviato, proponendo alla OO.SS un tavolo di trattava finalizzato a proseguire il processo di miglioramento del servizio teso a riconoscere un premio ai lavoratori che non può che essere fondato, come già più volte sottolineato, sul recupero di produttività, sull’efficientamento aziendale, sulla riduzione dei costi operativi dell’attività caratteristica e ribadiamo sulla lotta all’evasione tariffaria.
L’Azienda confida che questo confronto possa positivamente svilupparsi, avendo come uniche finalità quelle della sostenibilità, dell’efficientamento aziendale e del miglioramento delle condizioni dei dipendenti e del servizio per gli utenti, e non certo di guadagnare.
La scelta fortemente voluta della gestione in house providing può essere mantenuta solo attraverso una vera condivisione tra azienda, proprietà, OO.SS e lavoratori degli obbiettivi fissati il cui raggiungimento deve necessariamente riuscire a superare le vecchie logiche del passato.
Per l’azienda e la proprietà “cosa si vuol fare del trasporto pubblico” e se “questo sia una priorità” é molto chiaro; la domanda è se lo stesso vale anche per tutti gli altri interlocutori.
