Stefano Bettalli, Segretario Generale della Filt Cgil, interviene su incontro per sicurezza mezzi con Lsct: "Succede che nei giorni scorsi, la nostra organizzazione sindacale abbia richiesto alla Direzione di Lsct (ed in particolare all'A.D. Matthieu Gasselin) un incontro sul tema dello stato dei mezzi del terminal. Non sappiamo se anche i colleghi di Cisl e Uil abbiano fatto altrettanto, ma siamo a conoscenza che, come noi, sono preoccupati della situazione e impegnati a migliorarla nelle riunione tecniche, peraltro sempre svoltesi in maniera unitaria.
Succede che l'Azienda decida di convocare le tre organizzazioni sindacali sul tema della sicurezza congiuntamente per Martedì 25 Luglio alle ore 11, e come Filt Cgil, pur avendo chiesto noi l'incontro con un comunicato noto ai lavoratori, non solleviamo nessuna obiezione alla convocazione unitaria, anzi!
Succede che il giorno dopo, (cioè oggi 18 Luglio) la Direzione Aziendale ci scriva sostenendo di dover "prendere atto della volontà di Fit Cisl e Uiltrasporti di non voler partecipare ad una riunione con la Filt Cgil sul tema della sicurezza".
In questi mesi abbiamo sempre considerato legittimo il fatto che i colleghi di Cisl e Uil, sottoscrivessero per loro convinzione accordi separati; ma, un conto sono i tavoli di gestione dell'organizzazione del lavoro, che implicano scelte anche di natura politica ed un'altra sono i tavoli tecnici e il tema della sicurezza, che non può presentare divisioni.
Troviamo veramente incomprensibile che si possa avere opinioni diverse su come garantire la sicurezza dei lavoratori, una cosa così non accade da nessuna parte al mondo e non ha precedenti nella storia del sindacalismo locale e crediamo pure nazionale. Sul tavolo richiesto e sul tema della sicurezza certe dinamiche non possono valere, deve sempre prevalere il buon senso e l'agire comune per evitare poi di dover piangere dopo, magari poi cavandosela con un ora di sciopero. E su tale tema ogni richiesta di tavoli separati è senza senso ed assolutamente incompresa da tutti i lavoratori.
Questa è una sconfitta per tutti, compresa l'Azienda che da questa vicenda esce debole, incapace di riunire un fronte sindacale che ha contribuito a dividere, un'Azienda che è la sola unica responsabile di questa situazione. Un'Azienda che si dimostra ancora una volta inaffidabile, disinteressata alle difficoltà lavorative dei propri dipendenti, un gruppo dirigente che non perde occasione di dimostrare di non essere in grado di garantire il futuro prosperoso che il Porto della Spezia si merita."