In merito al comunicato stampa diffuso ai media dall'ufficio stampa e comunicazione della CGIL La Spezia dal titolo: "Medici vincono causa con Asl 5 per il pagamento delle ferie arretrate" la direzione di ASL5, per dovere di trasparenza e chiarezza, sulla vicenda specifica quanto segue:
- Marco Santilli e Enzo Ceragioli, Medici di Medicina Generale e vincitori di un avviso pubblico per Direttore Sanitario rispettivamente dei Distretti 18 e 19, avevano instaurato con l'Azienda un rapporto di lavoro autonomo di 3 anni, al cui termine hanno richiesto ad ASL5 un'indennità risarcitoria per le ferie non godute per gli anni 2018-2019 e 2020.
Complessivamente Ceragioli chiedeva la liquidazione di € 16.766,35 e Santilli di € 20.186,85. Il Giudice del Tribunale Civile della Spezia, Sez. Lavoro ha respinto per entrambi le richieste relative alle ferie del 2018. Per Santilli ha respinto anche la richiesta di monetizzazione delle ferie del 2019. Ha riconosciuto, invece, al solo Ceragioli le ferie residue del 2019 (per impossibilità ad usufruirle per Covid) e ad entrambi le ferie non godute del 2020. In sostanza il Giudice ha riconosciuto 2.695,95 € a Santilli (pari a poco più del 13% sui 20.186,85 € che chiedeva) e 8.087,85 € a Ceragioli (pari al 50% sui 16.766,35 € che chiedeva).
Pertanto, i due professionisti non hanno vinto la causa contro l'Azienda, ma le loro richieste sono state parzialmente accolte.
- La circostanza dichiarata da Santilli e Ceragioli, secondo cui non avrebbero potuto godere dei periodi di ferie di loro diritto è smentita nella sentenza del Giudice che recita testualmente: "... considerate la natura del contratto dei ricorrenti, la loro autonomia di gestione e programmazione delle ferie, la possibilità di essere sostituiti comunque, la condotta tenuta -, non può dirsi che emergano esigenze di servizio cosí conclamate e cogenti tali da aver impedito loro di poter fruire di tutte le ferie residue entro il primo semestre dell'anno successivo".
- L'Amministrazione non ha mai rifiutato di concedere le ferie agli aventi diritto. Il Direttore Sociosanitario Dott.ssa Maria Alessandra Massei, infatti, nella mail del 1° novembre 2020 scrive: "Ho sempre lasciato alla vostra discrezionalità scegliere i momenti più opportuni per andare in ferie, coordinandovi con la sottoscritta e soprattutto tra voi Direttori del Distretto".
Invece, a parte i periodi in cui Ceragioli è stato assente per malattia e Santilli per interdizione temporanea da Direttore del Distretto 18, le ferie non godute sono state accumulate, nonostante le ripetute sollecitazioni della Direzione Aziendale ad usufruirne, poiché Santilli e Ceragioli fissavano giorni di assenza e poi li spostavano. I Direttori che dirigono Strutture complesse, infatti, possono decidere liberamente e in piena autonomia quando andare in ferie (art. 20, comma 8, del CCNL 12 settembre 1996), così i due Direttori programmavano le ferie, le comunicavano alla Direzione Aziendale ed al Personale e poi, in prossimità delle ferie, le revocavano. Una circostanza che non è sfuggita al Giudice, che in sentenza scrive: "... nella corrispondenza tra le parti, si può notare che, non infrequentemente, i ricorrenti dichiarano che saranno in ferie in certe giornate e poi le variano".