Per tutto il periodo dello stato di grave pericolosità è vietato accedere qualsiasi tipo di fuoco dentro e vicino al bosco, così come è vietato usare apparecchi elettrici, a fiamma o a motore che possano provocare scintille, oltre a evitare gesti sconsiderati come buttar via un fiammifero o una sigaretta ancora accesa o posteggiare la vettura con marmitta sul ciglio della strada o accendere fuochi per bruciare sterpaglie. A questo proposito la Regione Liguria ha predisposto un decalogo che deve essere osservato da tutti i cittadini che hanno un contatto con il bosco per salvaguardare il territorio. Le dieci regole, per non mandare in fumo i boschi che coprono il 70% della superficie ligure, sono riportate su un depliant, distribuito su tutto il territorio regionale. "Negli ultimi 4 anni – ricorda l'assessore all'agricoltura, Giovanni Barbagallo – la Regione Liguria ha ottenuto buoni risultati nella lotta contro gli incendi boschivi. La superficie percorsa dal fuoco si è infatti ridotta di oltre l'80%, rispetto al precedente periodo di programmazione, mentre il numero di incendi è sceso di oltre il 60%". Fino alla metà degli anni '90 in Liguria si registrava una media annua di 1014 incendi, per una superficie media annua percorsa dal fuoco di quasi 7800 ettari., fino ad arrivare al periodo 2007-2012 quando si è scesi ad una media annua di 283 incendi e di 1660 ettari di superficie interessata. "Nonostante il progressivo taglio delle risorse – conclude Barbagallo – il risultato è stato raggiunto grazie all'impegno di tutte le componenti del sistema regionale dell'antincendio boschivo coordinato dalla Regione Liguria, rappresentato dal personale del corpo forestale dello Stato, dai Vigili del Fuoco e dal volontariato di antincendio boschivo e protezione civile".