Una serie di risposte innovative nella gestione sostenibile della zona costiera, sono confluite nel progetto MedPan North che ha visto coinvolti, insieme al Parco Cinque Terre, undici partner rappresentanti sei paesi europei che si affacciano con le loro coste sul Mediterraneo: Spagna, Francia, Grecia, Italia, Malta e Slovenia.
La rete di scambio di respiro internazionale, coordinata dal WWF – Francia, ha lavorato all'unisono dal luglio 2010 fino al giugno 2013, nell'ambito del progetto finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale attraverso il Programma Med.
In particolare il Parco Cinque terre - impegnato nelle componenti 1 (Comunicazione), 3 (Aspetti innovativi nella gestione delle aree marine protette) e 5 (Turismo sostenibile nelle aree marine protette) - ha agito su due fronti principali: la ricerca e il monitoraggio dell'ecosistema e le strategie per una corretta fruizione e valorizzazione dei beni presenti nell'area marina.
La prima fase del progetto ha visto l'Area Marina Protetta delle Cinque Terre protagonista di un piano di campionamento.
Il lavoro – svolto con il supporto dei mezzi dell'AMP Cinque Terre e in collaborazione con l'Università di Pisa – Unità di ricerca di biologia marina ed ecologia - ha permesso di individuare le caratteristiche ambientali, le specie ittiche maggiormente presenti e le criticità dei fondali.
I sopralluoghi ad ampio spettro hanno consentito di acquisire un bagaglio di conoscenze sufficienti per valutare l'efficacia della riserva marina, in termini di conservazione di flora e fauna ittica. Metodo utilizzato nel corso delle giornate di studio è stato il "visual census", che ha permesso di ottenere una stima istantanea dell'abbondanza di specie bersaglio (pesci particolarmente rilevanti nell'habitat oggetto della ricerca).
E' stato inoltre possibile segnalare la presenza di specie alloctone (estranee cioè all'ambiente di riferimento), come ad esempio l'alga Caulerpa racemosa e acquisire una consistente documentazione fotografica delle Biocenosi bentoniche.
Il tema delle specie "aliene" invasive, finora poco conosciuto in Italia, è stato ampiamente trattato nel progetto, anche nella parte relativa alla sensibilizzazione del grande pubblico. Grazie ad un poster che raggruppa le potenziali specie invasive delle Aree Marine Protette della Liguria, distrubuito capillarmente in tutti i divng center, nei punti informativi delle AMP e pubblicato sul portale dell'Ente, i visitatori sono invitati a segnalare l'incontro con piante o animali esotici. Le informazioni raccolte rappresentanto un valido strumento di conoscenza di tutte quelle specie che possono rappresentare una minaccia alla conservazione della biodiversita' su scala mondiale.
I risultati ottenuti dal sistema di monitoraggio sull'efficacia del management dell'AMP Cinque Terre sono stati anche utilizzati per individuare aree vocate alla creazione di percorsi pilota dedicati ad attività sportive e naturalistiche, come le immersioni subacquee e le escursuioni in kayak. In particolare il sentiero suggerito per il Kayak o la canoa è suddiviso in tratti, con diversi tempi di percorrenza e difficoltà e corredato da una guida che illustra il percorso, la flora la fauna, il codice di condotta e le informazioni utili per pianificare il proprio itinerario.
A rendere ancora più inviatante e "rispettosa" l'esplorazione dei tesori presenti nelle acque dell'AMP Cinque Terre, i materiali informativi a disposizione dei numerosi visitatori nei punti accoglienza del Parco: un depliant, realizzato anche in versione tridimensionale, con le differenti zone e livelli di protezione, i punti di ormeggio e le modalità di ancoraggio, i suggerimenti di percorsi in kayak, le attività consentite e i numeri utili; un poster con le specie marine di particolare pregio consultabile presso i diving e i punti informativi del Parco Cinque Terre.
I milioni di visitatori che ogni anno scelgono le Cinque Terre, non solo potranno godere in libertà del mare e delle sue bellezze ma anche partecipare attivamente alla sua conoscenza e conservazione.