Sono stati presentati oggi a Perugia i risultati del Sistema di valutazione della Performance dei SSR, coordinato dal Laboratorio Management e Sanità (MeS) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per l’anno 2021. Al Sistema di Valutazione aderiscono in forma volontaria le Regioni italiane caratterizzate dalle migliori performance che si impegnano a condividere indicatori di monitoraggio e relativi standard al fine di individuare best practice da valorizzare e ambiti con potenziali margini di miglioramento per indirizzare e attivare azioni conseguenti.
Per quanto riguarda i risultati della Regione Liguria per l’anno 2021, nonostante il perdurarsi dell’emergenza Covid-19, la Regione ha fatto registrare risultati complessivamente buoni o in linea con la media rispetto ai seguenti ambiti: prevenzione (coperture vaccinali, efficienza/efficacia dei servizi di prevenzione, igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro), efficienza (degenza ricoveri medici, prescrizioni farmaceutiche, costo sanitario pro-capite), qualità di processo e qualità/appropriatezza di percorsi clinico-assistenziali monitorati (tra i quali, materno-infantile e oncologia), area farmaceutica (appropriatezza generale e consumo di farmaci oppioidi), percorso emergenza-urgenza.
"E’ un monitoraggio – spiega il Presidente e assessore alla sanità di Regione Liguria - che mostra come il sistema sanitario ligure abbia molti ambiti con prestazioni tra le migliori in Italia. Tant’è che solo le regioni più performanti partecipano volontariamente a questo sistema di valutazione. In particolare è da sottolineare che tra gli indicatori per i quali la Liguria ha risultati positivi c’è quello del sistema di emergenza urgenza: in questo ambito riveste grande importanza il dato che descrive la capacità di risposta dalla segnalazione del cittadino e che porta alle prime cure, all’arrivo delle ambulanze e all’accesso nei pronto soccorso. Questo indicatore per regione Liguria è superiore alla media delle regioni più performanti ed è in ulteriore miglioramento".
“L’individuazione di punti di forza e di debolezza regionali e aziendali – ha spiegato Filippo Ansaldi Direttore Generale di Alisa - derivano da un confronto interno alle Regioni che aderiscono al Sistema di valutazione, tra le quali si distinguono Regioni che storicamente fanno registrare i migliori risultati nell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza. Questo vuol dire che la Liguria figura a pieno titolo tra queste realtà e, anche grazie a questo monitoraggio, è possibile individuare dove è possibile intervenire laddove ci sono margini di miglioramento”.
Oltre alla Regione Liguria, aderiscono volontariamente altre 11 Regioni/Province Autonome: Toscana, Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, PA Bolzano, PA Trento, Puglia, Marche, Umbria, Basilicata. Il Sistema di valutazione si compone di oltre 450 indicatori dei quali circa 150 inclusi come misure di “valutazione” e i restanti denominati indicatori “di osservazione”. Gli indicatori di valutazione sono raggruppati in alcuni indici di sintesi riportati sul cosiddetto “Bersaglio”. Il Sistema si basa su una valutazione dei diversi ambiti e dei percorsi sanitari, consentendo di approfondirne i singoli aspetti della performance: efficienza, efficacia, appropriatezza, ecc) e richiedendone al contempo un’analisi e lettura congiunta.
Per l’anno 2021 si individuano margini di miglioramento, pur in presenza di trend positivi rispetto al 2020, per alcuni ambiti: efficienza nei ricoveri chirurgici (in miglioramento), percorso piede diabetico, appropriatezza diagnostica, cure domiciliari, aderenza farmaceutica, dimissioni volontarie (in miglioramento), attività di screening (in miglioramento) e tempi di attesa per la chirurgia oncologica. Per questi ultimi due ambiti, Regione Liguria ha predisposto un apposito piano di potenziamento dell’offerta attraverso il Programma RESTART Sanità, implementato a partire dal quarto trimestre 2021, e il Piano Operativo Regionale per il recupero delle liste di attesa, che vedranno piena attuazione e impatto nel corso del 2022.
Relativamente agli indicatori di resilienza, individuati per supportare le Regioni nel rilancio delle attività del SSR a conclusione dell’emergenza Covid-19, per l’anno 2021, a fronte di risultati positivi o in linea con la media relativamente agli ambiti reti tempo-dipendenti e cardio-circolatorio, si individuano margini di miglioramento, pur in presenza di trend positivi 2020-2021, per l’area farmaceutica e oncologica (in miglioramento) per gli ambiti follow-up e screening (entrambi in miglioramento). Come evidenziato in precedenza, per il potenziamento di screening e percorsi oncologici, nonché per l’ambito dei follow-up specialistici, sono stati predisposti e sono in corso di implementazione il Programma RESTART e il Piano Operativo Regionale per il recupero delle liste di attesa, che vedranno piena attuazione e impatto nel corso del 2022.