"Dal 2017 ad oggi il Garante regionale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e il suo Ufficio hanno tenuto 13 Corsi formativi e formato circa 200 tutori volontari, ma siamo consapevoli – esordisce Francesco Lalla nel suo ruolo di Garante dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza - che il numero di tutori attivi oggi è inferiore alle necessità. Rivolgiamo perciò un appello alla società civile perché continui a dimostrare la sensibilità fino ad oggi dimostrata rendendosi disponibile a svolgere il ruolo di tutore volontario. Essere tutori volontari significa lavorare per creare una coscienza sociale, un’accoglienza all’altezza dell’uguaglianza e della pariteticità dei diritti; in questo senso riteniamo il nostro sforzo e quello del Comune di Genova e del Tribunale dei Minorenni ineludibile dato il momento grave nel quale è necessario che ciascuna istituzione si carichi delle proprie responsabilità".
Lalla sottolinea l’importanza per la Liguria di dotarsi di una rete di accoglienza e di assistenza in grado di far fronte ai grandi flussi migratori che vedono coinvolti ogni anno centinaia di minori stranieri non accompagnati, perlopiù adolescenti che arrivano, in particolare a Genova, da paesi extracomunitari per trovare una vita migliore o per fuggire da guerre, situazione aggravatasi in questi ultimi due mesi dall’emergenza ucraina con l’arrivo di centinaia di bambini profughi spesso soli.
"Rispetto alle notizie sui minori stranieri soli, che apprendo in questi giorni dalla stampa locale in merito alla carenza dei tutori, pongo l’attenzione sull’importanza di questa figura, un cittadino che, in maniera del tutto volontaria e gratuita, si mette a disposizione ed è chiamato a garantire cura, protezione e sostegno ai minori stranieri non accompagnati, espressione di solidarietà ed occasione di promozione della cultura dell’accoglienza".
Il Garante, affiancato dal responsabile dell’Ufficio Dario Arkel, ricorda di avere avviato con il Comune di Genova un intervento apposito affinché i tutori volontari possano esponenzialmente crescere di numero attraverso un puntuale servizio di promozione del bando per i tutori volontari.
"L’ufficio si è proposto, inoltre, grazie all’intervento finanziato dall’Autorità Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, al Tribunale per i Minorenni di Genova – aggiunge Dario Arkel - per agevolare l’aggregazione tra minori stranieri non accompagnati nel nostro territorio e tutori volontari. Tutto ciò in nome di una rete che possa favorire una politica dell’accoglienza e del mantenimento sul nostro territorio più conforme a quanto previsto dalla Legge 47/2017".
La legge, infatti, stabilisce che sia il Garante regionale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza a selezionare ed adeguatamente formare i tutori volontari.
"Ma anche l’attività di formazione – precisa Arkel - dovrà essere svolta secondo il principio del “fare rete” coinvolgendo gli operatori del Comune di Genova, pur consapevoli che nella situazione di emergenza degli ultimi anni i minori stranieri non accompagnati che necessitano tutela sono in numero ben maggiore dei tutori volontari disponibili e che, per fronteggiare ciò, il Tribunale per i Minorenni è costretto a nominare provvisoriamente tutori istituzionali, vale a dire funzionari comunali che svolgono i compiti essenziali della funzione di tutore così come descritto nella legge 47/2017".