“È rossa perché rosso è il colore del sangue, del dolore ma anche della passione. È semplice nelle sue forme poiché vuole essere un simbolo di vicinanza, di aiuto, di collaborazione”. Così il maestro Giuliano Tomaino, scultore e pittore racconta la sua “Lemani” l’opera che ha voluto donare ad ASL5 perché restasse un segno tangibile e visibile della pandemia e dell’impegno costante dedicato dagli operatori sanitari negli hub vaccinali.
L’idea è nata proprio dal personale ASL5 che ha voluto chiedere all’artista di realizzare qualcosa che in qualche modo potesse convogliare, in un unico oggetto, il senso di comunità con il valore della scienza che ha prodotto i vaccini anti Covid.
Tomaino ha accettato subito la sfida e ha inventato “Lemani” che pesa 200 kg, è alta un 1,60 e larga 1,20 metri, e come racconta l’artista è un “ferro dipinto che ripropone un simbolo che ho già utilizzato in altre mie opere: mani stilizzate che si toccano a manifestare di poter contare sempre sull’altro, sulla certezza che c’è qualcuno pronto ad aiutarti, a stringerti. E proprio in quest’ottica il materiale per realizzarla mi è stato offerto gratuitamente dalle ditte Siderurgica Toscana e InTech che ringrazio”.
Per rappresentare al meglio il messaggio di fratellanza l’opera è stata consegnata all’ASL5 incompiuta: per terminarla sarà necessario l’intervento degli operatori degli hub vaccinali che la decoreranno con i tappini di gomma colorata che sigillano le fiale di vaccino.
“Io ho pensato alla forma – conclude il maestro - ma l’essenza della scultura doveva essere la manualità degli infermieri che tanto hanno lavorato in questo periodo. Il risultato sarà corale, una scultura per loro ma soprattutto con loro. Acciaio e creatività per un’opera comune, sociale in cui ciascuno può aggiungere un piccolo dettaglio, un particolare, un tassello che è parte del tutto”.
“Quando il maestro Tomaino ha raccolto la nostra istanza – ha commentato Maria Alessandra Massei, direttore sociosanitario di ASL5 – abbiamo subito capito che avremmo ricevuto un bellissimo dono: la possibilità di testimoniare con un’opera d’arte due anni difficilissimi. Alla conclusione di “Lemani” sta partecipando tutto il personale, presto sarà finita e la presenteremo alla città. Successivamente pensiamo di renderla itinerante in tutte le sedi dell’azienda come segno dell’impegno e del sacrificio per il bene comune”.