Restano operative le raccomandazioni di Alisa dello scorso 1° luglio per garantire l’accesso in sicurezza nelle strutture ospedaliere ai visitatori.
Per accedere alle strutture è sempre necessaria la presentazione del Green Pass o Certificazione verde.
Qualora il visitatore segnali difficoltà di qualsiasi natura nel reperire il proprio Green pass, dovrà presentare la documentazione comprovante la condizione equivalente ad esso, ovvero:
• il referto di tampone (antigenico o molecolare) negativo effettuato entro le 48 ore dalla visita;
• il certificato vaccinale anti-Sars-Cov2, in cui risultino passati almeno 15 giorni dalla prima dose;
• la malattia pregressa negli ultimi 6 mesi, con attestazione di guarigione successiva.
In considerazione dell'evoluzione del quadro epidemiologico relativo all'emergenza Covid-19, il Direttore sanitario o l’autorità sanitaria competente, in relazione allo specifico contesto, può adottare ulteriori misure precauzionali specifiche, adatte e necessarie a prevenire possibili trasmissioni d’infezione.
Se ritenuto necessario, possono essere sospese temporaneamente le visite dei congiunti ai pazienti ricoverati.
Ad oggi, non sono pervenute disposizioni normative nazionali che modificano quanto già disposto da Alisa.
Anche per le strutture sociosanitarie, restano valide le indicazioni ministeriali in vigore e, anche in questo caso, le singole Direzioni sanitarie possono adottare provvedimenti restrittivi per garantire l’accesso in sicurezza che devono essere giustificati e notificati ad Alisa.